RECENSIONE SERIE TV: Fate – The Winx Saga

TRAMA

La storia ha inizio con l’arrivo di Bloom (Abigail Cowen) ad Alfea, un collegio magico dell’Oltre Mondo frequentato da ragazze e ragazzi che ambiscono a divenire fate o specialisti e in cui vengono insegnate discipline legate alla magia e al combattimento. È qui che gli studenti imparano ad amplificare e controllare le proprie capacità. Alfea è circondata da un’invisibile barriera magica che impedisce alle creature senza poteri di accedere alla scuola. Ma dopo anni di tranquillità, la struttura è messa sotto assedio da feroci mostri chiamati “bruciati” che, simili agli zombie, mordono e infettano le proprie vittime.

Le compagne di stanza e future amiche di Bloom, che possiede il potere del fuoco, sono Stella (Hannah van der Westhuysen) che ha il dono della luce, Terra (Eliot Salt) con la sua connessione alla natura, Musa (Elisha Applebaum) che possiede abilità empatiche e Aisha (Precious Mustapha) che domina l’elemento acquatico. Insieme a loro, la ragazza non solo si mette alla prova come fata, ma inizia anche a intraprendere un percorso di rivelazioni legate al suo passato magico.

Per poter fare una recensione veramente appropriata, secondo me, bisogna scindere la serie dal cartone animato ma avevo già intuito che ci sarebbe stato poco della versione del cartone a partire dal fatto che mancano, tra i tanti, Tecna, Flora, le Trix e alcuni specialisti, sostituiti da altri personaggi (pur sempre specialisti, almeno 🙊 ). Le protagoniste, come citato sopra, sono: Bloom, Stella, Musa, Aisha e Terra; a proposito di quest’ultimo personaggio…avete capito il legame con Flora? Io ancora no! 😂 Ebbene, dunque, cos’è realmente rimasto della classica storia raccontata nel cartone e che ha accompagnato la nostra adolescenza per 8 stagioni (se ben ricordo) ? Alfea e il fatto che Bloom sia la protagonista indiscussa e assoluta anche della serie. Differenze a parte, la serie ha catturato la mia attenzione dopo aver superato lo shock iniziale inerente alle aspettative che avevo sulla serie. I sei episodi non sono stati affatto impegnativi da guardare anche se, per un mio gusto personale, avrei preferito vedere l’evoluzione della storia di più personaggi e non solo ed esclusivamente di Bloom tant’è vero che, durante i minuti finali dell’ultimo episodio, il colpo di scena mi ha lasciata di stucco e ho pensato “ma di cosa stiamo parlando? Quand’è avvenuto tutto ciò?” 🤯. Avrei preferito, in questa prima serie, andare più a fondo nella storia di Stella e della sua famiglia che, però, viene analizzata quasi come se si volesse recuperare un pezzo mancante verso gli episodi finali, spiegando le ragioni per le quali la fata sia così scontrosa nei confronti degli altri studenti di Alfea; nessuna modifica per quanto riguarda il suo potere, e aggiungerei per fortuna! Stesso potere anche per quanto riguarda Bloom e Terra, della quale non ho capito ancora l’utilità del personaggio a causa della poca importanza datale nella prima stagione. Ma quella che mi ha stupita, quella che mi è piaciuta e che non pensavo potesse attrarmi così tanto è stata Musa. E’ la fata delle emozioni; molto empatica, è costretta a rifugiarsi nel mondo della musica per sovrastare le emozioni altrui, ricorda un po’ tutti noi giovani adulti che affidiamo alla musica l’arduo compito di lasciarci tutto alle spalle e goderci attimi di tranquillità cullati dalle note delle nostre canzoni preferite. Amerei conoscere nel dettaglio questo personaggio nella seconda serie perché sono sicura che sarà in grado di regalarci belle emozioni. Un altro punto a favore di Fate – The Winx Saga è l’aver inserito quei termini quotidiani, social e non, che ormai accomunano la nostra generazione; se non fosse per il fatto che queste ragazze abbiano dei poteri magici, combattono contro mostri e vivono, appunto, in un regno magico, la serie potrebbe benissimo rispecchiare il classico prototipo del teen drama e young adult grazie al quale è possibile regalarsi ore di leggerezza e relax senza però far mancare la serietà di alcuni argomenti che questi generi trattano. Quali elementi possiamo trovare in Fate? Ovviamente immancabili sono le storie d’amore e, udite udite, i triangoli amorosi! 😂

Nonostante questo, gli autori di Fate, secondo me, hanno appurato dei cambiamenti molto efficaci e riflessivi. L’aggiunta della tecnologia moderna, la scelta di personaggi della comunità Lgbt+  e delle protagoniste, sicuramente bellissime, ma diverse dalle classiche Winx o comunque da quelle che tutti quanti si aspettavano di vedere nella serie Netflix. Rompere gli stereotipi non è mai semplice ma risulta, secondo me, ancora una volta una scelta efficace. Ogni fata, a loro modo, rispecchia ciò che qualsiasi essere umano passa nella fase più delicata e critica della sua vita, passando attraverso attimi di paura e di coraggio; si sa, l’adolescenza è il tassello più duro da affrontare e soprattutto con l’avvento della tecnologia nelle nostre vite, e il conseguente cyberbullismo, credo che parlarne, anche attraverso film e serie tv più “leggere” come questa, sia un ottimo monito e rappresenti una scelta efficace con la conseguenza di riuscire a dare voce anche a chi soffre in silenzio e magari, un giorno, poter trovare una soluzione tutti quanti insieme a questo enorme problema che affligge chi lo vive in prima persona ma anche chi, come me, ne sente costantemente parlare.

Sono comunque curiosa di sapere come sarà la seconda stagione e spero anche di trovare, come in ogni film/serie tv, un personaggio o una coppia preferita. Al momento, come già detto, ho una certa curiosità nei confronti di Musa. Spero non mi deluda! 🤞Poca chiarezza, ancora, per quanto riguarda i personaggi di Riven e Beatrix (sarà una trix? 🥴) che non mi hanno colpita particolarmente ma non posso neanche dire che non mi sono piaciuti! Secondo me, regaleranno gioie e incazzature anche loro nella seconda stagione! 😂

Cari Flowers, è tutto! Al prossimo aggiornamento con le Winx!🖤

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