
Venerdì sera ho guardato il capitolo finale di Tutte le volte che ho scritto ti amo e, visto che ancora non avevo avuto modo di parlarne, questa sera ne approfitto per esprimere la mia opinione su tutti e tre i film ispirati ai libri di Jenny Han. Partiamo subito, come di consueto, con la trama:
La vita di Lara Jean (Lana Condor) viene scombussolata nel momento in cui la sorella maggiore Margot (Janel Parrish) si trasferisce in Scozia lasciando il fidanzato Josh (Israel Broussard), di cui lei è segretamente innamorata, e soprattutto quando la sorella minore Kitty (Anna Cathcart) invia di nascosto 5 lettere scritte e mai inviate da Lara Jean ad altrettante sue cotte adolescenziali. Le missive suscitano nei destinatari disparate e contrastanti reazioni. Il primo a mettersi in contatto con Lara Jean è il bello della scuola Peter (Noah Centineo), che propone alla protagonista di fingere un loro coinvolgimento amoroso per fare ingelosire la sua ex fidanzata. Seppur con riluttanza, Lara Jean accetta di simulare una relazione, ma il cuore ha dinamiche del tutto imprevedibili, che sfuggono alla pianificazione e alla razionalità.
Ho deciso di guardare Tutte le volte che ho scritto ti amo ovviamente per l’avvincente ed emozionante trama! *tosse* Noah Centineo *tosse* 😂 Scherzi a parte, la trama mi ha incuriosita davvero e, avendo appena finito la serie televisiva Shadowhunters, cercavo un film leggero e con una bella storia d’amore adolescenziale; uno di quei film non troppo contorti, per essere chiari. Pur essendo abbastanza prevedibile e scontato, ciò che ho apprezzato maggiormente di questo film (e di quelli successivi) sono stati proprio i due protagonisti Lara e Peter. La complicità di Lana Condor e di Noah Centineo ha reso questa commedia romantica adolescenziale molto piacevole da guardare e, pur avendo un finale scontato (come già detto) e dinamiche sociali poco articolati, Tutte le volte che ho scritto ti amo dimostra quanto la semplicità e il “detto/non detto” molto spesso cattura lo spettatore e gli permette di porsi delle domande riguardo a ciò che sta guardando e, soprattutto, alle conseguenze di alcuni gesti/parole presenti in un determinato film. Mi spiego meglio: la commedia ruota maggiormente sul tema della divulgazione di dati privati e riservati non direttamente diffusi dalla diretta interessata. Tutto, cioè, ruota attorno alle lettere di Lara Jean diffuse a sua insaputa. Com’è accaduto a Lara Jean con le sue lettere, infatti, a molti altri adolescenti (e non solo) è successo di ritrovarsi circondati da persone conosciute e non pronte a giudicarti e divertirsi sottolineando e, molto spesso, ingigantendo un’informazione personale della quale si è venuti a conoscenza e, seppur con estrema leggerezza, in Tutte le volte che ho scritto ti amo ciò avviene in un paio di scene del primo e del secondo film. Certo è che non a tutti, però, capiterebbe di imbattersi in Noah Centineo (e magaaaaari) e che proprio lui accetti di firmare un accordo con te per far ingelosire la sua ormai ex e aiutarti ad uscire integra da una situazione molto scomoda. In questa scuola, per alcuni “purtroppo” ma per tanti altri “per fortuna”, non troviamo nessun atto di bullismo troppo sconvolgente e che ti fa venir voglia di spaccare il computer in testa al regista o/e alla scrittrice 🙏 ed è un altro aspetto che personalmente ho apprezzato in vista della piega che poi prenderà tutta la narrazione, che si concentrerà su un bel triangolo amoroso e sulla cruciale decisione delle università, lasciando da parte qualsiasi altro tipo di problematica sociale.
Tornando ai due protagonisti, onestamente non conoscevo nessuno dei due e sono rimasta piacevolmente colpita dal loro talento, pur essendo alle prime armi e ad una giovane età, e dalla spontaneità e complicità dimostrata in tutti e tre i film. Grazie a Noah Centineo ho potuto apprezzare la dolcezza, la sensibilità, la spiritosità, il rispetto e l’avere la testa sulle spalle di Peter Kavinsky, un Peter che molte di noi vorrebbero conoscere almeno una volta nella vita; grazie a Lara Condor, invece, ho percepito l’insicurezza, la purezza e l’imbarazzo provato per il suo primo amore e per tutte le prime volte che l’accompagneranno nella sua età più bella. Oltre ai due protagonisti, ho amato la sorella minore della nostra Lara Jean, con la quale molte volte mi sono trovata d’accordo. Kitty è una sorella minore solare, divertente, molto intelligente; sicuramente molto pasticciona (chi ha visto sa😂) ma è pur sempre il cuore pulsante di tutti i tre film; è stato veramente bello vederla crescere e spesso mi sono immedesimata in lei e in quell’amore, talvolta troppo nascosto, che nutre verso le sorelle. Poco simpatica, secondo me, è invece la sorella maggiore, Margot. Sono solita vedere la figura materna di una madre che purtroppo è venuta a mancare troppo presto, nelle sorelle maggiori e, mi dispiace dirlo, Margot è risultata ai miei occhi molto superficiale, insicura e spesso veniva “schiacciata” proprio dalla piccola Kitty che riusciva sempre a rimediare ai suoi pasticci con grande maestria e simpaticità e che dispensava spesso i consigli migliori soprattutto per Lara Jean. Per quanto riguarda i personaggi secondari e anche colei che dovrebbe essere l’ostile antagonista, mentirei a me stessa se vi dicessi che non mi sono piaciuti…TUTT’ALTRO! Mi trovo in uno di quei rari casi in cui non ho una particolare avversione nei confronti di un personaggio; ciò è dovuto, quasi sicuramente, al fatto che in realtà non ci sia un vero e proprio scontro tra la protagonista e l’antagonista; non ci troviamo di fronte ad atti di bullismo e indivia estremi. E’ una cosa positiva o negativa? Lo lascio giudicare a voi; per me è assolutamente positivo! Come ho trovato molto positivo anche l’aggiunta di un triangolo amoroso che rispetta alla lettera la semplicità e la leggerezza dell’intero film. [Ho una lista infinita di personaggi che non mi piacciono, aggiungere anche quelli di Tutte le volte che ho scritto ti amo vorrebbe dire non solo cambiare foglio del mio super quaderno dei “Personaggi odiati di più” ma comprarne direttamente uno nuovo 😂 ]. Come anticipato ad inizio recensione, il terzo e ultimo film ruota attorno alla scelta della facoltà universitaria e tra Lara Jeans e Peter Kavinsky non mancheranno i battibecchi e i colpi di scena. Sceglieranno di intraprendere questo percorso insieme o separati? E nonostante questa scelta, ci sarà un futuro insieme per Lara Jean e Peter Kavinsky? La risposta sembra piuttosto scontata e chi ha visto l’ultimo film già lo sa. Ciò che è certo, però, è che qualunque decisione prendano i nostri protagonisti, la loro simpatia, la dolcezza e la purezza del loro amore resterà nei cuori di tutti coloro che hanno amato questo film. Me compresa! 🖤
![RECENSIONE FILM: Tutte le volte che ho scritto ti amo [1-2-3]](https://iriscinebibliophile.blog/wp-content/uploads/2021/02/a919d9092b7f21e0ea0f89cb30b66d9b.jpg?w=1024)

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