
Ultima collaborazione del mese di maggio (si, lo so, siamo a metà giugno…scusate! 🙈) ma non per questo meno importante delle altre. Anzi, vi dirò di più; la mia scelta non è stata del tutto casuale. Sapevo che il romanzo di Roberta Chillè sarebbe stata la perfetta conclusione delle collaborazioni del mese perché, parlando con una mia amica che l’ha letto, mi ha raccontato di esserne stata completamente affascinata. Come sapete non mi lascio condizionare più di tanto dal giudizio altrui (infatti la maggior parte delle volte adoro tutto quello che a molti altri non piace per niente 😂) e anche in questo caso volevo provare sulla mia pelle ciò che la mia amica aveva provato sulla sua. Ebbene si, L’arco degli amori perduti è un romanzo emozionante e coinvolgente. E’ quel tipo di romanzo che ti fa sognare ad occhi aperti il vero amore; quel tipo di amore che va oltre il tempo e la distanza, quel tipo di amore che ti sconvolge la vita…che ti migliora.
Al centro esatto dell’unico e incantevole parco della città di Lavender si trova un arco fiorito, custode di tanti baci, primi passi dei più piccini che non vedono l’ora di esplorare il mondo e di qualche piccolo segreto. Un luogo pieno di magia, dove gli amori più difficili con il tempo riescono a ricongiungersi. Qui, in questo paesino incantato, vive Lydia, una ragazza determinata e capace di dare tanto amore. Quando credeva di non aver più tempo da dedicargli, ecco che ritorna qualcuno, sparito dalla sua vita molti anni prima, in grado di stravolgere la sua quotidianità. In una delle serate più fredde, chi è stato lontano da lei, proverà a farle battere di nuovo quel cuore ghiacciato come quello di una principessa, rimasto immobile per tanto tempo. Se il vero amore è in grado di riuscire a sbloccare l’anima più pura dalle piccole delusioni, allora sarà anche capace di farlo sbocciare più forte di prima.
Da che parte iniziare? Non voglio fare la guastafeste visto che ho adorato questo romanzo però mi tocca iniziare con quel piccolo dettaglio che non mi è piaciuto; più che altro si tratta di una mancanza che, per gusto personale, avrei voluto trovare nel romanzo. Sto parlando della descrizione dei personaggi, in particolare dei loro caratteri. Purtroppo (o per fortuna 😂) sono quel tipo di lettrice che ama leggere la storia dietro ad un cambiamento improvviso del proprio carattere e, seppur presente, credo che nel romanzo di Roberta manchi quel qualcosa in più capace di far intendere al lettore quanto sia stato difficile per i due protagonisti stare lontano l’uno dall’altra. Nel dettaglio, dopo il ritorno di Ethan a Lavender, avrei preferito leggere di una Lydia molto più arrabbiata e delusa dell’abbandono del suo amato, nonostante sia passato tanto tempo e anzi proprio per questa ragione, proprio perché Lydia è ancora tanto innamorata di lui…tanto quanto è ferita dal suo gesto. Anche nel momento in cui Ethan, personaggio maschile perfetto in tutto e per tutto, confessa la dura e cruda verità alla sua amata Lydia io avrei preferito leggere parole più forti capaci di far capire quanto, per lui, sia stato difficile fare i conti col male che l’ha costretto ad allontanarsi da lei, nascondendole la verità soprattutto per proteggerla. Ho conosciuto poco Ethan e questo mi è dispiaciuto ma, chissà, magari presto sentiremo parlare di lui ancora una volta! 😉 Lydia? Beh lei è sicuramente una ragazza dolce e determinata; in particolare mi è piaciuto il modo semplice e delicato dell’autrice di raccontare la storia di una famiglia per bene, comune e alla quale importa più del bene affettivo piuttosto che tutto ciò che riguarda il materiale. La famiglia di Lydia è una famiglia eccezionale; ho adorato sua mamma dal primo istante in cui ho letto di lei nel romanzo e il fatto che anche lei abbia contribuito al riavvicinamento tra sua figlia ed Ethan mi ha fatto sorridere ogni istante durante la lettura. Vi dirò, mi è anche molto simpatica la cugina della nostra protagonista, inserita dall’autrice, secondo me, più per avere un confronto tra due personalità femminili forti e rivali in amore durante il periodo adolescenziale e non vi nego che anche in questo caso, avrei apprezzato ulteriori dettagli riguardo a questo famoso triangolo amoroso/familiare!😉
“Certi amori non finiscono/Fanno dei giri immensi/E poi ritornano.”
Eh già, Venditti ha proprio ragione. Se dovesse capitare anche a me una storia simile a quella tra Lydia e Ethan ne sarei molto felice 👀 ma per ora continuo a sognare grazie ai romanzi. E in questo caso ho sognato proprio alla grande, direi!😂 Chi di voi (ovviamente mi riferisco a chi ha letto il romanzo) non ha detto tra sè “beata Lydia?” almeno 244 volte nel corso della lettura? Io, ovviamente si! E non vi nascondo di essermi innamorata dei modi di fare gentili e genuini del nostro Ethan. Solitamente preferisco leggere storie con protagonisti maschili più stronzi (scusate il francesismo) ma ogni tanto conoscere personaggi come Ethan mi da’ una pace interiore non del tutto indifferente quindi…Grazie Ethan! Almeno questa volta non sono costretta a sognare di prendere a sberle qualche povero e innocente ragazzo creato dalla meravigliosa mente di qualche autrice/autore! 😂😂
Non c’è nulla di banale nella vita e nella storia di Ethan e Lydia, anzi sembra quasi di stare ad ascoltare la vita della tua migliore amica (magari mentre siete distese sul letto a ricordare il passato con un po’ di malinconia ma anche felicità per tutto ciò che avete trascorso insieme) e questo, lo so per certo, è merito di Roberta Chillè; un’autrice che è riuscita a stuzzicare la mia curiosità quindi… COMPLIMENTI! 😍 Non vedo l’ora di leggere altri suoi romanzi ma nel frattempo vi consiglio di leggere L’arco degli amori perduti; non ne resterete delusi!😉
VOTO: ⭐⭐⭐⭐½

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