
Penso ormai di aver visto tutte (o quasi) le trasposizioni cinematografiche del film Disney del 1950, Cenerentola. Non è in assoluto la mia fiaba preferita ma fa sempre piacere vedere i vari film ispirati ad essa. Mi sono piaciuti tutti? Assolutamente no! Anzi alcuni non avevano alcun legame con la fiaba, se non la presenza della perdita di questa scarpetta che molto spesso assumeva altre forme: un cellulare, un lettore mp3, e così via. E allora…perché farlo? Credo che questa scelta sia dovuta al fatto che Cenerentola è tutt’ora una delle Principesse Disney più popolari e amate dal pubblico femminile e anche perché la morale di questa fiaba può essere ben affine alla storia di molte di noi, vittime di giorni no, di scelte sbagliate, di attimi di sconforto e che, improvvisamente, un giorno qualsisi della nostra vita, riceviamo quel colpo di grazia che, ahimè, non è quasi mai un Principe Azzurro ma è comunque una notizia che ci porta ad avere un cambiamento più che altro interiore, definiamolo uno scossone nella nostra vita!
Il film che, secondo me, è rimasto molto più fedele allo storico Disney è stato quello del 2015; molto carino, ben fatto e, ripeto, fedele. Ma non voglio dilungarmi troppo su questo perché la mia recensione è rivolta al live-action del 2021 con protagonisti Camila Cabello e Nicholas Galitzine.
Pur non amando particolarmente i live-action (sì, li guardo e ovviamente ho la mia “lista preferiti” ma non sono il mio genere favorito!), ho trovato questa nuova versione, se posso definirla così, della Cenerentola molto carina. Il messaggio che il regista Kay Cannon e i produttori, hanno voluto lanciare agli spettatori è stato davvero forte e mi è piaciuto; approvo! 🤣 Credo che sia la prima volta a cui ad una fiaba come quella di Cenerentola, venga attribuito questo nuovo significato che possiamo definire molto più “moderno”/attuale rispetto al precedente, e sicuramente anche molto più d’impatto. Cenerentola è interpretata da Camila Cabello (artista che, sinceramente, non mi piace); vi dirò, la sua interpretazione non è stata così malvagia come pensavo (anche se a tratti rozza), merito forse delle tante (e forse troppo, ma ne parleremo in seguito) canzoni presenti nel film che hanno fatto sì che la Cabello si sentisse indubbiamente più a suo agio nel ruolo? Questa Cenerentola più spavalda e che tenga a cuore più l’amor proprio, i propri sogni e sopratutto la realizzazione di sè stessa, è stata la ragione principale che mi ha spinta a guardare fino alla fine questo live-action. Un altro motivo? Il Principe! 🤣 Nicholas Galitziner, oltre ad essere un bel vedere 😜, ha interpretato un Principe molto fine, cortese, e sorprendentemente anche con una bella voce! Le scene in cui l’attore cantava mi sono piaciute molto, soprattutto l’assolo di Somebody to love; sicuramente è stata una bella scoperta! Mi è dispiaciuto un pò non vedere molto feeling tra i due protagonisti e soprattutto ho avuto la sensazione che l’attore a volte non riuscisse a godersi a pieno questo ruolo.
E che dire dei personaggi secondari? Devo essere onesta, mi sono piaciuti; ho trovato Billy Porter nel ruolo della Fata Madrina, molto divertete ma nessuno di loro mi ha fatto impazzire particolarmente se non i tre topini che hanno rianimato completamente tutto il film! 🤣
Ottime, invece, le ambientazioni e i costumi utilizzati; molto pertinenti con tutta l’evoluzione della storia.
Nota stonata, per un mio gusto personale? La presenza di troppe canzoni! Questo dato, per me, ha contribuito ad appesantire un pò il film e a renderlo monotono. Avrei preferito ascoltare meno canzoni e dare più spazio alla recitazione. Non particolarmente entusiasmante il fatto di voler provocare per forza una risata nello spettatore. Non so…poco convincente sotto questo punto di vista 😅
Tutto sommato un bel live action da vedere con una Cenerentola moderna!🖤
VOTO: ⭐ ⭐ ⭐½

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