
Dune racconta la storia del giovane Paul, rampollo della casata degli Atreides, che si trasferisce sull’inospitale pianeta Arrakis, noto come Dune, insieme al padre, il Duca Leto, alla madre Lady Jessica e alcuni consiglieri. Leto ha preso in gestione il pianeta nella speranza di scovare un posto sicuro, adatto alla sua famiglia e alla sua comunità. Dune, però, è sotto il mirino di tutte le forze dell’universo, decise a ottenerne il suo dominio per una rarità che cresce solo sul suo suolo. Si tratta di una preziosa risorsa, esistente solo qui, che permette a chi la possiede di sbloccare il più grande potenziale umano; infatti, chi assume questa spezia può viaggiare nello spazio, ottenere capacità sovrumane e può vivere più a lungo. L’estrazione di questa materia prima, però, non è ostacolata soltanto dai vari nemici di Leto, che cercheranno di tendergli più di una trappola, ma anche da enormi vermi della sabbia e dai Fremen, popolo nativo di Dune, che abita i deserti più profondi del pianeta.
Inoltre, il controllo esclusivo di questa materia prima scatenerà una vera e propria guerra, ma solo chi riuscirà a superare le proprie paure e a sopravvivere su Dune, potrà ottenete la sostanza più ambita dell’universo. Il giovane Paul, ignaro del suo destino, si ritroverà al centro di questo scontro, nel corso del quale compirà grandi gesta.
Non è esattamente il mio genere preferito ma è stato una vera e propria emozione poter tornare al cinema guardando proprio Dune! Motivo principale: Timothée Chalamet! ![]()
Non credo sia più un mistero il fatto che io sia completamente ossessionata/innamorata di questo attore
. Ho visto tutti i suoi film, apprezzandoli tutti ovviamente, e se dovessi fare una classifica scegliendo quale sia il mio preferito non saprei scegliere! ![]()
Timothée ha dimostrato ancora una volta di essere veramente un attore eccezionale; capace di immedesimarsi in qualsiasi ruolo gli viene affidato. È sorprendente quanto sia cresciuto dai tempi di Chiamami col tuo nome (no, non è stato il suo primo film ma diciamo che è quello grazie al quale oggi è uno degli attori più amati e voluti da molti registi).
Fatta questa iniziale premessa sulle doti di Timothée, andiamo nel dettaglio del film Dune. Inizio col dirvi che fino a qualche giorno prima di andare a vedere Dune al cinema, non avevo ancora visto la trasposizione cinematografica del 1984 (correggetemi se sbaglio
); casualmente il film è stato mandato in onda proprio nel mese di settembre, in seconda serata. Il fatto che fosse stato mandato in onda in seconda serata e anche la scarsità di effetti speciali presenti nel film (non pretendo chissà cosa, capisco e so che la tecnologia ad oggi ha fatto dei grossi passi avanti rispetto al 1984
), per non parlare della durata complessiva (
), non hanno reso la visione di questo film esattamente una delle mie preferite ![]()
Ok…mi sono addormentata neanche a metà film, scusate! ![]()
Diciamo pure che sono andata al cinema così, alla cieca
ma, come spesso accade, sono proprio queste “(non) prime visioni” a conquistare il cuore dello spettatore e soprattutto la sua curiosità. Potete immaginare la mia faccia i primi minuti del film di un genere che non avevo mai esplorato prima (non di un’intensità tale, almeno!), con una trama non esattamente semplice da capire e da rendere propria e soprattutto che pensava “oddio ma dura davvero 2 ore e 35 minuti”?! ![]()
Tutto è tornato alla normalità quando finalmente sono riuscita a rimettere insieme tutti i pezzi del mio puzzle e, indovinate??? Mi è piaciuto tantissimo e le ore sono praticamente volate, tanto mi sono immedesimata!
Fin dai primi minuti di Dune i personaggi ci vengono presentati in maniera impeccabile, esaltandone ogni aspetto quasi come se il regista si aspettasse che non tutti gli spettatori avessero letto il romanzo o visto con estrema attenzione il film precedente. Non so quanto la versione del regista Villeneuve sia fedele al romanzo, credo che solo chi l’ha letto possa dirlo, ma il fatto di non essere a conoscenza di nulla (neanche mezza pagina) di ciò che viene narrato nel romanzo di Frank Herbert, non mi ha impedito di non capire niente di ciò che stavo guardando e, vi dirò, la mia totale disinformazione, ha reso possibile una mia maggiore immersione e la capacità di associare alcune delle tematiche (scusate se non è un termine puramente tecnico
) del film ai tempi odierni; numerose, infatti, sono le riflessioni sulla natura dell’esperienza umana e sul nostro futuro come specie e questo è un dato che sicuramente mi ha conquistata; Dune, dunque, non è soltanto un film di fantascienza e un occhio più attento potrebbe dire che è più attuale di quanto si pensi e che forse era proprio questo lo scopo principale del regista: guerre d’imposizione per i propri interessi economici, crisi climatica, popolo manipolato da potenti, rischi dell’affidarsi a una tecnologia totalizzante. Tutte queste sono tematiche, come già vi dicevo, molto attuali e che mi hanno tenuta incollata allo schermo, incuriosita da questa realtà narrata in una maniera del tutto inaspettata e che, pur durando quasi 3 ore, non rischia di essere mai troppo pesante da seguire. Completamente rapita dagli effetti scenografici e dalle musiche di Dune; entusiasta (e anche di più) del cast scelto da Villeneuve, in particolare mi ha affascinato il rapporto tra il Duca Leto, Lady Jessica e il giovane Paul (rispettivamente interpretati da Oscar Isaac, Rebecca Ferguson e Timothée Chalamet), una famiglia che mi è entrata nel cuore, così come gli attori capaci di esprimere tutto l’amore che avevano l’uno per l’altro semplicemente guardandosi negli occhi. Molte sono state le scene tra madre e figlio (Lady Jessica e Paul) che mi hanno emozionata, soprattutto a circa metà film. Che dire degli altri attori? Tutti spettacolari! Lo ripeto, un cast eccezionale. Jason Momoa mi ha convinto molto di più nelle vesti di Duncan Idaho piuttosto che in quelle di Aquaman. Non posso esprimere ancora un parere completo per quanto riguarda Zendaya perché (credo che concorderete tutti) in questa prima parte del film si è vista poco e molte delle sue scene del film, erano già state caricate sui vari social; diciamo pure che le sue scene non sono state una grossa sorpresa ma sono sicura che nella seconda parte avrà un ruolo più principale e in quel caso sarò in grado di poter dire la mia opinione anche su di lei. Posso dirvi che avevo già visto Zendaya recitare in The Greatest Showman e, pur non essendo una delle attrici che preferisco, la sua interpretazione mi era piaciuta abbastanza.
Ma veniamo a lui
Timothée Chalamet! È stato un Paul impeccabile! Un mix tra uomo e ragazzo più adolescente, “uomo” del passato e del presente; mix che hanno contribuito a rendere questo ruolo uno dei migliori della sua carriera, almeno per me! Perfetto in ogni sua gestualità, espressione e non dà mai la sensazione di sentirsi fuori dal contesto quando interpreta un ruolo, neanche quando si tratta di un personaggio di una certa importanza come questo (Ho capito benissimo perché il regista, durante un’intervista, ha detto “volevo Timothée. O lui o lui.”
).
Amanti di questo genere e non ; vi consiglio la visione di questo capolavoro mentre aspettiamo trepidanti il sequel!!! ![]()
VOTO: ![]()
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(e anche di più
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