
Quando Tessa prende la decisione più importante della sua vita, tutto cambia. I segreti che vengono alla luce sulla famiglia di lei e Hardin mettono in pericolo la loro relazione e il loro futuro insieme. La vita della donna comincia a cadere a pezzi e niente sarà più lo stesso. Anche se sa che Hardin la ama, queste due anime perse sono circondate da gelosia, odio e perdono.
Ho già espresso la mia opinione per quanto riguarda la saga di libri di Anna Todd(se vi siete persi la recensione, andate nella sezione Young Adult); sapete bene quanto io sia legata a tutto ciò che riguarda After. Cosa penso del terzo film tratto dai romanzi di Anna Todd? Ovviamente mi è piaciuto e, a dirla tutta, ho preferito AFTER WE FELL agli altri due film usciti.
Mi è piaciuto molto assistere all’evoluzione del rapporto tra Hardin e Tessa; questa scelta di eliminare alcune scene e, di conseguenza, non includere nel film alcuni personaggi che hanno arricchito gli altri due film e che sì, erano importanti soprattutto per come si sviluppava la storia nei romanzi, non mi è dispiaciuta affatto. Credo che l’intento di Castille, regista di After We Fell, sia stato quello di mettere alla portata di tutti un argomento che nei romanzi, pur essendo molto presente, viene spesso “oscurato” dalla presenza di altri argomenti/altri personaggi. È giusto così, ovviamente
sennò sai che noia un libro che si concentra solo ed esclusivamente su due personaggi e una sola tematica affrontata?
Di che argomento sto parlando? Ovviamente dell’amore. Ma non quello in cui tutto è rose e fiori. L’amore sofferente, l’amore pieno di ostacoli, l’amore tossico. Perché fingere che non esista un amore così? Perché giudicare un film che porta alla luce un amore tossico? Siamo sinceri, l’amore tossico, come qualsiasi altro tipo di amore, è presente o lo è stato nella vita di alcuni di noi ed è per questa ragione che credo sia importante poter avere la possibilità di vedere su uno schermo la rappresentazione di questo tipo d’amore. Hardin e Tessa non sono presentati come un modello da seguire; Hardin e Tessa sono due semplici ragazzi che si trovano di fronte a qualcosa di più grande di loro, un sentimento che accomuna tutti. Hardin è un ragazzo che, per un avvenimento particolare del suo passato, perde sè stesso; Tessa è una ragazza che, dopo essere stata per tanto tempo circondata dalla presenza e, mi permetto di dire, oppressione della madre (vi ricordo che più e più volte è stato sottolineato il fatto che fosse la madre a decidere tutto per lei), si ritrova per la prima volta a fare i conti con sè stessa, con i suoi sogni e i suoi progetti di vita, con il suo primo vero amore. Cosa c’è di sbagliato in questa storia? Assolutamente niente. È un racconto di una realtà possibile; una realtà della quale, quando e se possibile, dobbiamo fare in modo di allontanarci e provare prima di tutto un po’ di amor proprio e, nel caso in cui la vita voglia, darci una seconda possibilità con l’amore della nostra vita. Hardin e Tessa hanno da sempre una sola scelta: prendersi o lasciarsi.
La chiave centrale di After We Fell è proprio questa e Castille, insieme ai protagonisti Josephine Langford e Hero Fiennes Tiffin, è riuscita a trasmettere questo messaggio. Ma parliamo proprio dei nostri protagonisti, la parte migliore del film!
In After We Fell sono rimasta piacevolmente colpita da Hero Fiennes Tiffin; penso che sia cresciuto molto e che abbia dato ad Hardin quel tocco di sofferenza in più, percebilile anche soltanto dal suo sguardo. Ho percepito la sua maturità, la sua capacità d’immergersi in un ruolo che, inevitabilmente, è entrato dentro di lui. Credo che, una volta abbandonate le vesti di Hardin, ci stupirà nei suoi prossimi progetti (un po’ come hanno fatto molti attori uomini, una volta abbandonati i panni da teenager). Promossa, per me, anche Josephine Langford anche se, lo ammetto, credo che manchi un po’ di espressività; è come se Josephine avesse scritto in fronte “insicurezza” per 1 ora e 39 del film
ed è un peccato perché in Moxie mi aveva colpita di più. Certo è che, leggendo ed immaginando il romanzo, non avrei saputo trovare nelle parole e nei gesti di Tessa altro se non insicurezza in ciò che è (come persona) e in ciò che fa. Obiettivo riuscito, quindi? Se si legge il romanzo con la mia stessa chiave di lettura sì, quindi brava Josephine! Ma, ahimè, preferisco altri tipi di personaggi con una profondità emotiva diversa e di conseguenza, in alcuni punti del film, questa sua monotonia mi ha un po’ annoiata.
Ma veniamo alla parte più dolorosa…gli altri personaggi! Io mi chiedo: PERCHÉ?! Siamo al terzo film della serie dei romanzi di Anna Todd e ancora una volta ci troviamo davanti a personaggi cambiati. A me questa cosa non è andata affatto giù, scusate
soprattutto non mi è andato giù il fatto di aver cambiato Landon. Mi piaceva molto Shane Paul McGhie, molto bello il rapporto con Josephine Langford e la chimica tra loro due c’era. Non voglio dire che Chance Perdomo non sia bravo, però non ho visto alcun tipo di legame tra lui e Josephine; non mi hanno fatto pensare “che bella questa amicizia”. E che dire del personaggio Karen Scott? Cambiata per ben 3 volte!
(Domanda: quale sarà la Karen giusta?
) Ken, Kimberly, Carol, Vance… Tutti e sottolineo TUTTI cambiati!
Se fossero stati dei numeri, li avrei giocati tutti! ![]()
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New entry: Robert! Che per me poteva anche stare fuori
. Nel romanzo il suo personaggio mi era piaciuto, anche se non più di tanto, però nel film non mi ha lasciato niente. Piatto, piatto, piatto. Nel complesso un film riuscito davvero bene! Approvo la scelta della regista, che per chi non lo sapesse è la stessa di Fear of rain e Apple of my eye, perché credo che la sua visione della storia, da lettrice e fans dei romanzi della Todd, abbia dato un tocco di realtà in più. CONSIGLIO!
VOTO: ![]()
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½

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