RECENSIONE ROMANZO: MEET EFREM KRUGHER di KIRA SHELL.

Un uomo misterioso ed enigmatico. Una ragazza ribelle e tormentata.

Un romanzo sensuale che conduce negli angoli più reconditi dell’anima e della psiche, e che insegna a non temere i propri lati oscuri.

Puoi davvero sfuggire alle tue ombre?

Thea ha vent‘anni ed è la chitarrista dei Bright Demons, una band di talento sul punto di sfondare e di calcare grandi palchi. Tuttavia, quando perde la madre, la ragazza smarrisce se stessa e rischia di mettere a repentaglio la sua carriera per sempre. Preoccupati per lei e per il suo futuro, la nonna e il manager la spingono ad affidarsi alle cure del dottor Efrem Krugher, uno psichiatra olistico dai metodi innovativi che dirige l’Asklepios, una clinica esclusiva a cui si rivolgono personaggi in vista e celebrità in cerca di assoluta privacy riguardo le proprie condizioni. Trentasettenne affascinante, Efrem è un uomo magnetico, enigmatico e con un passato inconfessabile. In un turbine di tormento e passione, Thea viene travolta dall’attrazione proibita nei confronti del medico, che la accompagna in un viaggio introspettivo erotico ed esaltante alla scoperta delle sue brame più oscure. Col passare dei giorni, però, Thea si rende conto che dietro ogni angolo dell’Asklepios si celano pericoli e segreti sconvolgenti. E se la perfezione del dottor Krugher nascondesse insidie inimmaginabili?

(ADATTO AD UN PUBBLICO ADULTO)

Ho terminato questo romanzo la settimana scorsa ma ho deciso di prendermi il giusto tempo per poterne parlare (spero) nel miglior modo possibile perché, una volta terminata la lettura, non sarei riuscita ad esternare tutto quello che mi ha lasciato dentro.

Questa volta non inizierò la recensione parlando dei personaggi e dei loro punti di forza. Voglio iniziare dalla scelta della copertina. Un bellissimo amaranto che indica la capacità di meravigliarsi ma anche il desiderio di voler piacevolmente sorprendere se stessi e chi ci circonda. Possiamo affermare di trovarci completamente in un altro mondo rispetto a Kiss Me Like You Love Me, primo romanzo di Kira Shell, per il quale ha scelto un blu che, alla fine della lettura, penso possa definirsi come la capacità di separare ciò che è velenoso e nocivo da quello che non lo è. Due colori così diversi per due storie che, apparentemente simili, hanno un approccio completamente diverso nei confronti del singolo lettore. Entrambi i romanzi ti travolgono in una spirale di emozioni contrastanti; la differenza è che se nel primo ti senti più libero di viverti ogni emozione da adolescente/giovane donna, sognando di essere almeno un po’ come Selene sia come personaggio che come persona capace di non giudicare dall’apparenza qualcuno ma provare ad amarlo per la persona che è, con MEK ti ritrovi a dover ragionare subito da donna; una donna senza pregiudizi, libera. Perché ho voluto parlarvi prima della copertina? Non solo per la sua eleganza e per la bellezza del colore; ho voluto farlo perchè, secondo me Kira ha voluto lasciare un messaggio, come sempre a modo suo: SIATE PRONTI A MERAVIGLIARVI.

Ebbene sì, è riuscita a sorprendermi ancora una volta e forse anche di più. Come disse lei stessa, MEK non è un romanzo per tutti ma credo che non si riferisse soltanto alla tematica tipica del Dark Romance, anzi ne sono sicura. Il suo “non adatto a tutti” va ben oltre il dark romance in sè; in MEK ci sono temi trattati con una tale intensità e rigorosità che mi ha lasciato senza parole.

Thea non è la tipica protagonista di un romance (a prescindere che sia un Dark o no) e direi finalmente! In lei, che ci piaccia ammetterlo o meno, vivono tutte quelle angosce, quelle paure, quelle insicurezze che tutte noi abbiamo provato o proviamo. È una protagonista che si trova a fare i conti con ogni parte di se stessa; i fantasmi con cui lotta sono tanti, le sofferenze subite altrettanto. Vi dirò, non ho avuto nessuna difficoltà ad approcciarmi a lei; sono entrata fin da subito in empatia con lei e non mi capita spesso con protagoniste femminili di romanzi. Ho percepito il suo dolore, la sua voglia di essere compresa quando, alla fine, non riusciva neanche lei a comprendere se stessa. Thea è un’adolescente come molte che lotta con una patologia della quale spesso sentiamo parlare ma forse non abbastanza, o almeno non così a fondo come avviene nel romanzo di Kira Shell. È questo un altro motivo per il quale mi sento così coinvolta della sua scrittura; lei è una delle poche autrici che conosco a non aver timore di sbatterci in faccia la realtà più cruda con una raffinatezza e dialettica invidiabile. Ma la vera maturità di questa autrice è racchiusa tutta in lui: Efrem Krugher. Psichiatra olistico assolutamente affascinante e misterioso che fa oscillare nella tua mente una domanda e un’affermazione fondamentali:

1. Dove sei stato tutto questo tempo? 🥴

2. Non ho capito nulla di quello che stai dicendo ma sono comunque sempre d’accordo con te, purché tu continui a parlare! 🙌🏻

Scherzi a parte (ma non troppo 😁) ciò che mi ha colpita di questo personaggio, del quale sono sicura scopriremo tanto nel secondo volume (quindi sapete già una chicca sull’argomento principale della recensione riguardo al secondo volume di questo Dark Romance 😉 ) , è la sicurezza che ostenta nel porre davanti alla realtà dei fatti Thea, sotto ogni punto di vista.

Nel corso di MEK ci vengono presentati anche altri personaggi; il mio preferito dopo i nostri protagonisti? No, niente Mitchell. Ovviamente BEN. Personaggio molto misterioso che se all’inizio mi aveva lasciato indifferente, nel corso della lettura (e soprattutto nel finale 🥶) mi ha spiazzata! Credo che regalerà tante gioie, anche lui! 👀

Ventata di freschezza con la tenera Juliette (che poi, tanto tenera forse non sarà 😂) e con il ribelle Andy, che ho apprezzato per la sua simpatia ma credo di volere più dettagli su di lui per inquadrarlo meglio! 👀 Mi sono piaciuti praticamente tutti i personaggi ma vorrei studiarli meglio per poter dare un giudizio più dettagliato su di loro.

Assolutamente affascinata dalla penna di Kira Shell, che ho trovato molto più matura, più studiata e attenta ad ogni minimo particolare. In maniera particolare mi ha stupita come sia riuscita a cambiare il suo modo di scrivere di Andy e Thea (da bambini e adulti) piuttosto che di Efrem e Thea; penso che, in riferimento a questi ultimi, sia stato proprio il loro modo di comunicare a far “sentire” la differenza d’età. Si passa dalla scrittura più “semplice” e “adolescenziale” di Andy e Thea, ad una più “matura” di Thea ed Efrem. Come lei stessa confessa nei ringraziamenti, oltre ad uno studio molto approfondito per quanto riguarda la psichiatria, ci sono elementi che fanno parte di lei e che ama inserire per sentire il romanzo ancora più suo. Un esempio? La presenza della mitologia greca. Da ex studentessa del liceo classico, anch’io ho amato leggere dei riferimenti alla mitologia greca, brillantemente unita al genere predominante del romanzo: il dark romance.

Tutto in questo romanzo è perfetto. Non saprei trovare dei difetti o forse sì: dovrò aspettare ancora un po’ per leggere il secondo volume 🥺

LEGGETELO, LEGGETELO! 🖤

VOTO: ⭐⭐⭐⭐⭐

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