RECENSIONE FILM NETFLIX: DON’T LOOK UP

SINOSSI:

Una coppia di astronomi si accorge dell’esistenza di un meteorite in rotta di collisione con la Terra. I due scienziati cercano di avvertire tutti sulla Terra che il meteorite distruggerà il pianeta in sei mesi.

Prima che uscisse su Netflix, vi avevo già anticipato di aver visto Don’t Look Up al cinema. Non mi aspettavo di vedere assolutamente un film del genere anche se dal trailer mi aveva abbastanza incuriosita. Non vi nascondo di aver avuto pareri contrastanti e che li ho ancora oggi ma è giusto parlarne e magari confrontarmi con voi.

Don’t Look Up è sicuramente un film che va visto e che porta alla luce una tematica molto importante e soprattutto attuale. Beh, mi correggo; in realtà le tematiche affrontate sono tante e tutte possono ritenersi attuali. Prima fra tutte c’è la metafora molto esplicita sul cambiamento climatico e sulla conseguente fine del mondo. La seconda tematica, quella che forse ci riguarda ancora più da vicino, soprattutto in questo periodo, è la disinformazione. Quante volte è capitato di trovarci faccia a faccia con una persona completamente disinformata che si ostina a far prevalere la sua idea? Che poi, quale idea potrebbe aversi fatto una persona completamente estranea ai fatti e che affida tutto il suo bagaglio di conoscenza ad un social network? 🤔 Seguire la massa potrebbe essere aggiunto alla sua casella di “attualmente lavora presso”, presente nel suo CV 🙄. La tristezza assoluta è constatare che tutto ciò non è solo un film ma è la realtà e adesso più che mai tutti noi ne sentiamo spesso parlare. L’era del Covid ci ha resi tutti medici, tutti tuttologi e alcuni vivono questa loro convinzione anche con una certa fermezza, il che è più spaventoso del sentir dire “io lo so perché ho letto un articolo su Facebook!”

Questa categoria di persone è presente anche in Don’t Look Up, i quali, oltre a rifugiarsi nel mondo social, affidano tutto il loro sapere al primo politico che tutto sà tranne che di politica! 🙄 La presidente Janie Orleans, interpretata da una meravigliosa e impeccabile Meryl Streep, non è altro, infatti, che una donna di spettacolo; è superficiale ed è molto più attenta alla sua reputazione piuttosto che al bene del suo Paese. Ma la politica ha anche un’altra faccia ed è quella di essere banalizzata dalla televisione (in particolare sono presentati i Talk Show) e, ovviamente, dai social.

Il termine ‘banalizzazione’ torna a ronzare nella testa dello spettatore ad ogni scena in cui la coppia di astronomi Randall Mindy (interpretato da Leonardo di Caprio) e Kate Dibiasky (interpretata da Jennifer Lawrence) cercano di diffondere la notizia che ben presto un meteorite distruggerà il pianeta (per essere precisi, in sei mesi). Inutili i tentativi di parlare con il Presidente ma ugualmente inutile è parlare in un Talk Show di un argomento del genere. Stupita ma non troppo, dal modo in cui viene suggerito ai due astronomi di alleggerire l’argomento per non spaventare il pubblico. È proprio alla luce di quest’affermazione che mi sono chiesta più e più volte in quante e quali circostanze è stato attuata questa stessa strategia per non “preoccupare troppo il pubblico che guarda determinati programmi per sviare per un paio di minuti/ore dalla realtà che li circonda”. Siamo arrivati davvero a ciò? 😔

In questi precedenti paragrafi ho voluto parlarvi di ciò che ho apprezzato maggiormente in questo film, inserendo anche alcune similitudini con il periodo che, ormai da due anni e più, continuiamo a vivere. Ultimo aspetto, ma non per importanza, è il modo in cui è stata strutturata la scena finale di Don’t Look Up. Sapete bene il mio amore incondizionato per Timothée Chalamet e per tutti i ruoli da lui interpretati; pur non essendo un personaggio principale in Don’t Look Up, credo che una delle sue scene sia stata di fondamentale importanza, oltre che molto toccante. Per coloro che hanno già guardato il film, mi riferisco alla scena in cui la famiglia Mindy e i loro amici, elencano tutte le ragione per le quali sono grati. Quando Yule, interpretato appunto da Timothée Chalamet, prende la parola e pronuncia la preghiera “finale”, nell’esatto momento in cui tutto inizia a tremare. Quella scena è stata davvero toccante e non vi nascondo che mi sono anche commossa.

Ma veniamo all’unica nota stonata, per un mio gusto personale. Ho trovato un po’ di cattivo gusto il fatto d’inserire così tanta satira. Trattandosi di un argomento delicato, avrei preferito meno scene in cui la battuta fatta diventasse più importante del concetto stesso.

La scelta del cast mi è piaciuta tanto ma, ahimè, non mi ha fatto particolarmente impazzire l’interpretazione di Leonardo di Caprio; avevo aspettative alte su di lui ma pazienza, magari per il prossimo ruolo andrà meglio e cambierò idea! 🙈 Impeccabile, come già detto, Meryl Streep e ovviamente Timothée Chalamet anche se lo preferisco in ruoli del tutto diversi rispetto a questo. Mi è piaciuta tanto anche Jennifer Lawrence. Bellissima anche la colonna sonora, cantata da Ariana Grande e Kid Cudi. ⭐

Consiglio a tutti la visione di questo film, disponibile su Netflix! 🖤

VOTO: ⭐⭐⭐⭐½

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