RECENSIONE FILM PRIME VIDEO: BIRDS OF PARADISE (UCCELLI DEL PARADISO)

Trama:

Kate Sanders viene dalla Virginia ed è un’aspirante ballerina talentuosa e ambiziosa con modi da maschiaccio, che, avendo un basso reddito, riceve una borsa di studio per frequentare una prestigiosa scuola di danza classica a Parigi, in Francia. All’arrivo presso la durissima scuola di fama internazionale, la sua sicurezza e forza emotiva sono messe alla prova da una bella e misteriosa compagna di corso, Marine Durand, il cui fratello (e partner di danza) si è suicidato di recente. Nonostante all’inizio il rapporto tra Kate e Marine sia conflittuale, evolverà poi in un legame competitivo carico di emozioni e minacciato da bugie, risvegli sessuali e, infine, rivelazioni emozionanti, mentre le due ragazze metteranno in gioco ogni cosa per riuscire a vincere il premio più ambito della scuola: un contratto per entrare a far parte del corpo di ballo dell’Opéra di Parigi.

Qualche anticipazione riguardo al mio parere su Birds Of Paradise ve l’ho data ma ovviamente a me non basta perché voglio sempre analizzare tutto ciò che vedo, esattamente come faccio con tutto ciò che leggo! 😂😂

Partiamo dal principio, ovvero il tema centrale di questo Thriller Psicologico: la danza. Credetemi, sono stata davvero felice di vedere finalmente un film che mostri non solo i pro della danza ma anche e soprattutto i contro. Io e la danza viaggiamo da sempre su due rette parallele che non s’incontrano MAI (da notare la grandezza di quest’ultima parola 😂) ma non mi ci vogliono certo anni e anni di studio e di carriera come ballerina per capire quanto possa essere faticoso quel mondo e quanto poco, in realtà, sappiamo di tutto ciò che gira attorno ad esso. In Birds Of Paradise la danza è portatrice di sentimenti, traumi tenuti dentro al nostro animo e che trovano la loro via d’uscita proprio nella danza stessa; la danza è movimento divino e demoniaco al tempo stesso. Ogni passo è un pezzo di un racconto di vita sofferta e tutto ciò viene presentato allo spettatore con la giusta dose di drammaticità che, pur risultato a tratti pesante, riesce comunque a non distaccarsi mai da quel filo psicologico che circonda tutto il film e che cattura inevitabilmente lo spettatore. Quello che mi ha disturbata è stata la frettolosità con la quale è stata raccontata la nascita e lo sviluppo dell’amicizia/inimicizia tra Kate e Marine; Marine ad inizio film non sopportava Kate (si sono anche prese a schiaffi 😲) ma dopo due secondi Marine era pronta a fare un dono a Kate pronunciando delle bellissime parole d’amicizia (che poi saranno più d’ossessione 🙊) e nella scena successiva erano nuovamente l’una contro l’altra. Capisco benissimo che ci sono dei tempi da rispettare in una produzione cinematografica… Ma anche no! 🤦‍♀️Mi sarebbe davvero piaciuto vedere passo passo lo sviluppo di queste due ragazze che sono apparente l’una l’opposto dell’altra ma che si riscoprono spesso molto simili. Kate è quella ingenua; è quella ragazza che ha bisogno di una spalla forte per poter sopravvivere in un posto che ha tanto desiderato ma che spesso sente lontano da lei. Marine è tormentata; ha vissuto un trauma che indubbiamente l’ha segnata dentro e si lega in maniera a volte morbosa a Kate, comportandosi da amica, da nemica, da compagna d’avventura e anche da rivale. Una tematica, quella dell’amicizia e della competitività che andava sicuramente sviluppata in maniera diversa, almeno per capire fino a che punto e soprattutto da quando la loro “amicizia” può iniziare ad essere definita tossica. E a tal proposito, se qualcuno ha visto il film può spiegarmi se alla fine sono rimaste amiche, nemiche più di prima o in fase di un rapporto più civile possibile? 😂🙏 Scherzi a parte, spero che il prossimo Thriller Psicologico che deciderò di vedere non prenderà la rincorsa come questo, anche perché mi è addirittura piaciuto! Non tanto quanto Il Cigno Nero (20110), con la meravigliosa Natalie Portman, anche se me l’ha vagamente ricordato. Ovviamente 10 a 0 per Il Cigno Nero ma se volete un mio parere anche di questo film, ne farò presto una recensione! 🤗

Ambientazione, scelta degli attori e inserimento del francese (sottotitolato per fortuna 😂) per una bella fetta del film assolutamente azzeccati! Avevo visto Kristine Frøseth (Marine) già in Cercando Alaska, Sierra Burgess è una sfigata, La verità sul caso di Harry Quebert e le sue interpretazioni mi avevano convinta. Bella scoperta anche quella dell’attrice Diana Silvers (Kate).

Consiglio la visione di questo film ma non aspettatevi IL GRANDE FILM. Bello ma c’è di meglio, insomma 🙈

VOTO: ⭐⭐⭐½

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