
SINOSSI:
Ero il campione indiscusso del tennis professionistico.
Avevo il mondo ai miei piedi e la modella più in vista al mio fianco.
Mi sentivo un fottuto re.
Poi un maledetto incidente ha spazzato via ogni cosa.
Sono finito all’inferno e ne sono uscito solo quando è arrivata lei.
Evelyn ha la metà dei miei anni.
È destinata a diventare una campionessa.
È destinata a diventare la mia ossessione.
È destinata a diventare la mia rovina.
Mi chiamo Adam Davis e sto per fare la scelta più pericolosa della mia vita.
È il primo romanzo in assoluto che leggo di Sonia Gimor e devo dire che il suo stile mi è piaciuto molto. Non conoscendo l’autrice non avevo alcun tipo di aspettative anche se, visto il genere che tratta, ovviamente sapevo di dover fare i conti anche con lo sport. Vi dirò la verità, rispetto ad altri Sport Romance, nei quali la componente sportiva c’era ma non era così “ingombrante”, nel romanzo di Sonia c’è e si sente. Ovviamente non poteva essere altrimenti visto che il protagonista è un campione di tennis, divenuto poi coach! Questa scelta mi ha creato qualche disturbo durante la lettura del romanzo? Sì e no 🙈 e vi spiego subito perché; trattandosi di uno Sport Romance ho trovato davvero interessante l’aver inserito dei termini così tecnici che indubbiamente hanno invogliato il lettore ‘sportivo’ (passatemi questa definizione 😂) a proseguire la lettura ma che, allo stesso tempo, hanno incuriosito me, ragazza super sedentaria e che si stanca anche soltanto a guardare una palla che va in porta durante una partita di calcio! 🤭 Incuriosita ma fino ad un certo punto perché la storia tra il coach e la sua allieva mi ha mentalmente presa molto di più delle parole tecniche inerenti al tennis! 🙈😂🎾 Ve l’ho detto, i romanzi definiti di genere Forbidden Romance o anche Age Gap, hanno un certo fascino su di me… E come non poteva appassionarmi, allora, anche questa storia?! 😍😍 Mi sarebbe piaciuto leggere ancora più di ostacoli da superare e avventure da parte dei nostri protagonisti ma i colpi di scena avvenuti soprattutto nelle ultime pagine di The Coach mi sono così tanto piaciuti che ho deciso anche di accontentarmi e non chiedere di più! 😂😂🙈
L’eroina in toto è assolutamente lei: Evelyn. È una ragazza coraggiosa, determinata e molto matura per avere soltanto 17 anni e credo che sia stato proprio questo a far breccia nel cuore del nostro amato Adam. Chi non si sarebbe innamorato di una giovane ragazza che sembra leggerti dentro, proprio nel momento in cui avevi perso le speranze e pensavi di non essere compreso da nessuno e a volte neanche da te stesso? Questa capacità di Evelyn, insieme alla sua determinazione e alla gioia di vivere che traspare nei suoi occhi, sono state le componenti che me l’hanno fatta amare pagina dopo pagina. Ma lei è sempre stata così? Seppur breve ma in maniera sempre concisa, Sonia ci mostra una Evelyn diversa nelle prime pagine. Una Evelyn timorosa, spaventata da qualcosa di più grande di lei. È qui che, secondo me, entra in gioco Adam che non solo diventa il suo allenatore ma anche e soprattutto rappresenta quella spinta di cui Evelyn aveva bisogno per lanciarsi nel mondo degli adulti. Ancora una volta ci vengono presentati i due POV principali e ancora una volta (scusate la ripetizione) devo ringraziare l’autrice per averli inseriti. Venire a conoscenza del passato terribile e doloroso di Adam mi ha permesso di capirne scelte e timori ma vi confesso che avrei voluto saperne di più almeno per quanto riguarda il rapporto dei genitori che ci viene presentato in maniera un po’ frettolosa, secondo me, pur essendo una tematica importantissima da sviluppare. In compenso Sonia ha ampiamente parlato dei genitori di Evelyn e sono stati proprio loro due a colpirmi particolarmente; perché ormai lo sapete come sono fatta, amo sempre un po’ di più i personaggi secondari che i protagonisti ma non chiedetemi perché! 😂😂
Non credo sia facile trattare e raccontare una storia d’amore nella quale la differenza d’età c’è e si sente ma Sonia è stata brava ad intervallate momenti in cui lui tornava un adolescente e altri in cui lei dimostrava di essere matura e responsabile. La sua scrittura mi è piaciuta molto; fluida, semplice e coinvolgente. Sicuramente recupererò altri suoi romanzi!
Nel complesso The Coach è un romanzo molto carino che consiglio di leggere; è una storia di rinascita, di perdono e soprattutto d’amore; quello ritrovato nel nostro animo e quello appena nato. 🖤
VOTO: ⭐⭐⭐⭐


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