
Trama:
Lui è la mia vita, lui è la ragione di tutto, lui colora ogni momento, arricchisce ogni giornata, rende speciale ogni istante.
Un’amicizia unica,
un amore infinito.
Luca, Luisa e Stefania.
Partire o restare. Rivelare o tacere. Credere o dubitare.
Tre decisioni che cambieranno per sempre il loro futuro.
La vita a volte sa essere crudele, fare la scelta giusta non sempre è facile.
Il sentimento che lega Luca e Luisa è abbastanza forte da superare gli ostacoli che incontrerà?
Quanti scherzi del destino può sopportare un amore?
E quanto deve essere intenso per uscirne indenne?
Forse questa è una delle poche volte in cui sono davvero combattuta sul tipo di recensione da fare. Da quando ho finito di leggere L’altra metà del cuore ho pensato e ripensato a cosa scrivere e a come spiegare le ragioni che mi hanno portata a non preferire alcune cose presenti in esso e altre si. La storia che Sara racconta è molto bella, commovente ed è anche ben scritta; quello che mi è mancato di più è stata quella sensazione di farfalle nello stomaco che ho sentito soltanto al momento dell’epilogo, per essere più precisa. Il problema non è stata la storia in sé che, ripeto, è anche molto bella ma è stato il modo in cui è stata sviluppata. Credo che la mancanza di vivere determinati episodi “dal vivo” e non semplicemente raccontati attraverso la pagina di un diario, mi abbia un po’ destabilizzata e non mi ha fatto apprezzare il romanzo come avrei voluto. Un altro fattore che non ho gradito è stata la frettolosità con la quale viene raccontata la storia; è stata certo una scelta dell’autrice perché attraverso le pagine di un diario non si può raccontare tutto nei minimi dettagli ma avrei preferito vivere alcuni momenti in maniera diversa, soprattutto quelli in cui Luisa doveva farsi forza perlopiù da sola e non far pesare il suo dolore alla famiglia (anche per una sua scelta). Quello che ho apprezzato, invece, è stata la sua scelta di alleggerire ciò che è successo nel corso della storia; sono stati troppi, infatti, gli episodi veramente tristi e che mi hanno lasciato un senso di angoscia nel petto… Li avrei alleggeriti un po’ di meno? Forse sì, per rendere il tutto molto più credibile e reale ma comunque ho approvato anche la scelta di Sara.
Tutti i personaggi presenti in L’altra metà del cuore mi sono piaciuti e sono stati ben descritti da Sara, dal punto di vista caratteriale, le loro scelte hanno contribuito a farmi avere almeno un’idea più chiara della personalità dei personaggi; avrei voluto conoscere molto di più Stefania, viverla ma credo anche che la scelta dell’autrice sia stata vincente per lo sviluppo e soprattutto per l’epilogo della storia tra Luisa e Luca. Luca è uno di quei personaggi impossibile da non apprezzare e amare, pur non avendo avuto modo di conoscere fino in fondo i suoi sentimenti se non tramite dei piccoli interventi post lettura del diario segreto della sua amata Luisa; il percorso di crescita che intraprende insieme a Luisa è stato davvero molto dolce. Il loro è un amore che va oltre il concetto stesso di amore di coppia; si amano come due fratelli, come due migliori amici e imparano anche ad amare loro stessi tramite l’amore che provano reciprocamente. Ho detto troppe volte amore? 🙈😅 Effettivamente si ma è questa la tematica centrale ed è sviluppata in maniera impeccabile da Sara. C’è l’amore verso i propri genitori, verso la sorella o il fratello, verso il proprio migliore amico e la migliore amica e quello, come già detto, verso sé stessi. Amore, perdono e attenzione, rispetto e bellezza della vita sono le tematiche più importanti di questo romanzo e i messaggi che l’autrice lancia tramite Luisa sono davvero bellissimi. Luisa è una ragazza forte, determinata a vincere in tutti i sensi e desiderosa di vivere una vita bella e piena, anche per la sua cara amica Stefania. Ecco, parliamo proprio di questo. Il modo in cui Sara ha deciso di lasciare questo personaggio in vita può piacere come no; vi confesso che ci sono stati alcuni episodi che non ho apprezzato semplicemente perché io sono lontana a quel tipo di credenza ma è stato comunque molto bello poter vivere per un istante quella pace e quella sensazione di sogno ad occhi aperti che vive Luisa ogni volta che sente Stefania vicina. Pur non riuscendo a vedere le cose dal suo punto di vista (in questo sono molto più simile a Luca), sono comunque riuscita ad empatizzare un po’ con lei e con il suo vissuto. È stato davvero molto interessante. Mi ha emozionata anche il regalo e il gesto che Luisa fa nei confronti di Luca, nelle ultime pagine; quel gesto è quelle determinate parole racchiudono tutta l’essenza del libro e del titolo che Sara ha scelto per il suo romanzo.
Se amate le storie dolci, emozionanti e che riescono a trasmettervi tanta forza durante i momenti di totale sconforto, questo libro è per voi. 💚
VOTO: ⭐⭐⭐½


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