
SINOSSI:
Dieci racconti, sette generi diversi, uniti da un unico fil rouge, nati dai suggerimenti dei lettori.
L’idea dei racconti del bardo nasce con l’intento di rendere interattivo qualcosa che solitamente non lo è, la scrittura.
Attraverso i suggerimenti dei lettori, che hanno definito lo scheletro base dei racconti e le parole da inserire all’interno del testo, ho scritto queste storie, seguendo sempre il volere popolare.
Mi sono ritrovato a dover inserire parole come “Sfigmomanometro” in un racconto fantasy, “Teletubbies” in un racconto giallo o ancora “Ufo Robot” in un racconto horror!
Scrivere questi racconti è stato uno stimolo eccezionale e il risultato è piaciuto così tanto che ho deciso di raccoglierli in un’unica antologia, creando così il primo volume de “I Racconti del Bardo”.
Dieci storie diverse, con protagonisti diversi, ognuno con il suo carattere, le sue abitudini, il suo modo di fare, unite tutte da un’unica caratteristica, sono nate sulle scelte fatte dai lettori.
Come molti bookblogger e autori che conosco ho avuto il piacere anch’io di poter partecipare al processo di realizzazione di questo fantastico primo volume di racconti di Daniele Pasquini; una raccolta per alcuni versi differente da quella letta in precedenza ma che, proprio come La tavola degli otto, mi ha incuriosita ed appassionata.
I racconti del Bardo sono una raccolta di racconti tutti di genere diverso e mi ha sorpreso come, i generi che solitamente non sento vicini a me e a ciò che leggo, sono stati quelli che mi hanno coinvolta di più. Non sto qui a raccontarvi di ogni singola storia perché sarebbe impossibile e diventerebbe una recensione lunga tanto quanto un romanzo 🙈 ma vi racconterò invece di quanto siano state scritte bene, di quanta cura ci sia dietro ogni singola parola e, lasciatemelo dire, di quanto amore per la scrittura traspare in ogni racconto. Sì, perché se c’è una cosa che posso raccontarvi senza aver paura di rovinarvi la lettura è quanto mi abbia fatto piacere che due dei personaggi de I racconti del Bardo abbiano ereditato la stessa passione per la scrittura del nostro Daniele; mi sono emozionata e leggendoli, assaporando ogni pagina di quei momenti, non ho potuto fare a meno di immaginare Daniele dietro una scrivania intento a scrivere il suo libro. Ma la protagonista che è entrata nel mio cuore e della quale difficilmente potrò dimenticarmi è Marta, la protagonista del racconto comico di Daniele che ha dato, a mio avviso, quel tocco in più. Marta è l’amica di tutti ma è anche la voce interiore di molti di noi che, con estrema delicatezza ed ironia, tipica ovviamente anche del suo mestiere, è riuscita a raccontare una realtà difficile, dura; una realtà che abbiamo vissuto tutti e che viviamo ancora oggi e forse vivremo sempre perché no, non c’è solo il ‘momento Covid’ per dirsi e ripetersi costantemente ANDRÀ TUTTO BENE. La vita è fatta di alti e bassi, di giorni felici e giorni meno, di attimi che vorremmo non aver vissuto e altri che vorremmo rivivere ogni giorno. In quei momenti no, che siano dovuti ad una malattia, ad un problema di lavoro o a qualsivoglia problematica della vita, è impotente che ognuno di noi ripeta come un mantra ANDRÀ TUTTO BENE. Sì, andrà sicuramente tutto bene perché nella vita tutto passa, tutto finisce ma non dovrebbe mai scemare la nostra voglia di farcela, di riuscire in qualcosa che abbiamo sempre sognato, di farci forza e di superare gli ostacoli.
Ad inizio recensione vi dicevo che ho apprezzato molto i generi che solitamente non leggo e questi sono: giallo, gotico, comico e un genere che non conoscevo neanche e che ho scoperto proprio grazie al racconto di Daniele, sto parlando dello Steampunk. E poi troviamo anche il Fantasy e il Romance, il quale ha un’importanza davvero speciale in quanto portatore di un messaggio speciale, bello e che fa riflettere; è uno di quei messaggi che molto spesso ho letto nei romanzi letti o in film e serie tv vista ma la delicatezza con il quale l’ha trattato Daniele è davvero unica. Il Romance celebra l’amore in tutte le sue forme e il racconto di Daniele fa proprio questo.
Storie di vita vera, indagini, racconti fantasy che per il modo in cui sono stati scritti ti catapultano proprio in quella realtà che i protagonisti stanno vivendo; protagonisti reali, sensibili, divertenti, pieni di vita…in questi 10 racconti + 1 c’è questo ma tanto altro.
E poi c’è quel titolo che secondo me è molto particolare e significativo; un titolo che solo Daniele poteva scegliere e che racchiude l’essenza dei racconti. Per chi non lo sapesse il bardo era un poeta-scrittore che viveva delle proprie parole e che esaltava le aspirazioni o le tradizioni del suo popolo dal punto di vista religioso e politico; un cantastorie, ecco. E l’autore di storie ne ha raccontare tante e tutte bellissime.
Il lavoro di Daniele è impeccabile; l’emozione di leggere le parole suggerite da tanti bookblogger, la bellezza di avere fra le mani uno degli scheletri base di un racconto che hai suggerito tu insieme a tanti altri che come te hanno la passione per la lettura e la scrittura, è inspiegabile. Non ho mai letto un libro nel quale il volere del lettore è quello che conta di più, non fino a questo punto almeno. Daniele ha avuto una delle idee più belle e coraggiose che uno scrittore possa avere e sono sicura che chiunque legga questa raccolta di racconti né rimarrà colpito. 💚
VOTO: ⭐⭐⭐⭐⭐


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