
TRAMA:
Cosa succede nella mente di un predatore quando avverte l’odore del sangue della sua preda? Maryanne Lynn conosce molto bene la risposta alla domanda. È lei lo squalo della storia e non avrà pietà per nessuno. Intelligenza, testardaggine, sensualità e sguardo omicida sono le armi usate contro il malcapitato, il suo capo. Bradley Walsh si è ritrovato da titolare esigente a vittima designata. Il legame con il mondo aristocratico l’aveva reso freddo e diffidente, ma Maryanne non è una che si lascia impressionare facilmente. La loro storia non sarà convenzionale ma un back to the future. Allacciate le cinture. Strade? Non abbiamo bisogno di strade! Ma di un taccuino, sì.
Come anticipato dall’autrice stessa fin dal cover reveal, This is me è lo spin-off non in serie di Look At Me. Non ho ancora letto il romanzo in questione ma ammetto che dopo aver finito This is me la mia curiosità è alle stelle…così come le mie aspettative! Lo spin-off mi è piaciuto fin dalla prima pagina e uno dei motivi centrali è sicuramente il fatto di aver bisogno di una lettura molto più leggera rispetto agli ultimi romanzi letti. This is me è sicuramente una ventata d’aria fresca, quella giusta dose di spensieratezza che non fa mai male, quel libro che ti fa pensare: “Ok,avevo proprio bisogno di te per evadere un pò e per rilassarmi in un momento particolarmente teso o pieno d’impegni”. Devo tuttavia ammettere che preferisco le storie un pò più drammatiche, quelle ricche di colpi di scena, imprevisti e quindi sicuramente preferirò Look At Me ma conoscere questi due personaggi attraverso lo spin-off a loro dedicato è stato un piacere.
La cosa che mi ha colpita, incuriosita e divertita di più di This is Me è stato questo continuo ritorno al passato, un vero e proprio flashback dei momenti più importanti della vita di Maryanne e Bradley; sicuramente questa scelta dell’autrice ha contribuito a far incuriosire ancora di più un lettore che, esattamente come me, non ha ancora letto Look At Me. A migliorare la situazione c’è sicuramente la scrittura dell’autrice: coinvolgente, semplice, fluida. Ma anche le grandi personalità dei due personaggi, in maniera particolare quella di Maryanne.
Maryanne è una di quelle protagoniste che o la ami o la odi, anche se un sorriso in entrambi i casi riesce a strappartelo. Ho amato tutto di lei e in molte circostanze ho pensato a come sarebbe avere proprio il suo carattere, la sua forza, la sua determinazione e anche la sua simpatia e la risposta sempre pronta. Queste sono qualità che anche Bradley ama e l’autrice è stata molto brava a sottolinearlo nei vari capitoli e anche nei flashback presenti. Che dire di Bradley? Sarò sincera con voi, l’amore verso questo protagonista non è stato poi così immediato; l’ho giudicato sicuramente male, in lui mi sembrava di aver visto un qualcosa di negativo, soprattutto nei capitoli dove incombeva nelle loro vite la presenza della mamma; mi sembrava tanto un uomo di tante chiacchiere e pochi fatti. Mi sono ricreduta esattamente nei capitoli conclusivi di This is Me, quando Bradley ha avuto il coraggio di fronteggiare la madre e ha dimostrato davvero quanto il suo amore per Maryanne andasse ben oltre il loro status sociale.
La tematica principale è, dunque, sì l’amore ma soprattutto quello nato tra due persone effettivamente molto diverse tra loro, anche per il loro status sociale. Questa tematica e il libro di Jennifer gridano proprio un bel “NO AL PREGIUDIZIO!” e questo aspetto mi è piaciuto davvero tanto.
Parlando di personaggi secondari, posso confermarvi che il mio cuore è completamente e incondizionatamente del padre del nostro Bradley. Se c’è una persona che tramite i suoi discorsi a suo figlio, mi ha emozionata, è proprio lui. Richard. Jennifer ha fatto davvero un lavoro eccezionale su di lui, l’unico protagonista adulto capace di entrarti nell’anima e farti capire quanto sia importante ascoltarsi dentro ma anche buttarsi a capofitto in una situazione, soprattutto quando fa paura. Bisogna farlo perché ti rende felice e non c’è niente di più bello della felicità. Sono un pò meno innamorata di Candice anche se vi confesso che alla fine l’ho capita; non sono una mamma ma posso immaginare quanto sia difficile per alcune accettare che il proprio figlio si sia innamorato e che si senta pronto a fare il grande passo. Credo che l’unico problema per questa protagonista sia stato il dolore nel vedere suo figlio felice con una ragazza non appartenete al loro mondo; una ragazza semplice, giovane e piena di vita che è entrata nel cuore di tutti…molto probabilmente anche nel suo ma l’istinto materno e la voglia di voler prendere la vita di suo figlio nelle sue mani e di scegliere per lui, tante volte ha la meglio. Non posso dire di averla completamente detestata perché alla fine l’ho capita e anche perché lei e Maryanne mi hanno regalato momenti molto belli da leggere. C’è una persona che non sopporto? Ovvio! C’è veramente poco in questo spin-off e non ho idea se il suo personaggio sia presente in Look At Me (prego di no)…Sto parlando di Olivia. Già il nome mi fa rabbrividire perché anche vari personaggi pubblici che portano questo nome, non sono esattamente persona che ammiro o che comunque seguo con piacere! 🤣 Non riesco neanche a parlare di questo personaggio; posso solo dirvi che dal momento in cui è uscita di scena, ho completamente dimenticato la sua esistenza…E MENO MALE!🤣 Molto carini e simpatici anche Evelyn e George, personaggi che hanno contribuito a dare quel qualcosa in più al romanzo che ho apprezzato molto. Sicuramente imparerò molto di più su di loro leggendo Look At Me, che racconta proprio la loro storia, e sarà una bella ed emozionante avventura. Il momento in cui Maryanne scappa dalla casa della famiglia di Bradley è stato toccante e senza l’aiuto di questi due personaggi sopra citati, il tutto sarebbe stato descritto e analizzato sicuramente con un pò troppa semplicità.
Ecco cosa mi piace di Jennifer, il saper inserire nella sua storia personaggi giusti per determinate circostanze e soprattutto il non rendere una sua storia nè troppo banale nè inverosimile, che spesso sfocia anche nel ridicolo.
Purtroppo, come già vi accennavo, This is Me non è quel tipo di romanzo che mi fa sentire le farfalle nello stomaco e non perchè non sia coinvolgente o sia scritto male! E’ chiaro che mi è piaicuto tanto, da ciò che ho scritto! Semplicemente preferisco le storie come Listen To Your Heart, per citarvi un libro della stessa autrice; quelle con molti colpi di scena, tematiche più complesse, continui tira e molla, protagonisti con un bel carattere forte. Ecco perché non vedo l’ora di fare un passo indietro e tornare a leggere Look At Me! E, ovviamente, non vedo l’ora di parlarvene!💚
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½


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