
TRAMA:
La relazione di Tessa e Hardin ha attraversato molte difficoltà. Quando la verità sulle loro famiglie è emersa, entrambi hanno scoperto di non essere così diversi come pensavano.
É ormai noto a tutti quelli che mi seguono che ho letto tutti i libri della serie After di Anna Todd e che mi sono piaciuti anche; sapete anche l’affetto e il legame che sento nei confronti di questa saga, a prescindere dai messaggi che essa lancia e dal fatto che siano percepiti come positivi o negativi. Ne abbiamo parlato già in abbondanza e non mi dilungerò oltre (se siete nuovi e volete conoscere la mia opinione, cercate qui sul blog la recensione del primo film e anche quella inerente ai volumi di After).
Parliamo del quarto film dedicato alla saga… L’aspettavo trepidante e non vi nascondo che avevo anche delle grosse aspettative a riguardo; pur non avendo fatto la promozione che meritava, infatti, il film sembrava avere delle ottime possibilità di essere un buon prodotto, ben sviluppato e soprattutto molto coerente con tutto ciò che viene raccontato nell’omonimo libro. D’altronde il terzo film di After mi era piaciuto ed era stato affidato già nelle mani della regista Castille Landon, la quale ovviamente si è occupata anche del film uscito a settembre. Ha deluso le mie aspettative? In un certo senso sì anche se non completamente. Ci sono stati degli elementi e avvenimenti che mi hanno convinta ma molti altri che mi hanno lasciata un pò di stucco. Capisco la difficoltà di inserire proprio tutto ciò che viene narrato in un libro e comprendo la necessità di effetturare dei tagli ma non mi aspettavo di trovarmi davanti ad un taglio così netto di personaggi e fatti accaduti nel libro e importanti per lo sviluppo della storia. Ancora una volta, come successe nel primo film, l’attenzione viene data maggiormente ai due protagonisti; è giusto, certo, ma nei limiti. Credo che sia importante, infatti, dare allo spettatore almeno un piccolo quadro completo della situazione per permettergli di immedesimarsi meglio nella storia. Vi farò un esempio, che contiene uno spoiler e mi scuso (ma credo che ormai tutti siate a conoscenza della storia degli Hessa…almeno un pò😅) : alla fine del quarto film di After, Tessa scopre che Hardin sta scrivendo un libro proprio sulla loro storia; la sua reazione apparentemente non ha alcun senso e, forse per la millesima volta, i due protagonisti si separano. Ecco, credo che chi non ha letto il libro ma ha visto solo il film pensa che Tessa sia semplicemente rincoglionita😅… Ammetto che non rientra tra le mie protagoniste preferite e tante volte ho trovato le sue reazioni davvero fuori luogo, ma almeno vogliamo cercare di far capire fino in fondo perché ha quella determinata reazione? No, nel film sembra semplicemente una pazza al primo giorno di mestruazioni che decide di andare via. Perchè reagisce così? Nel libro questo viene spiegato molto bene ma nel film no e questo mi è dispiaciuto molto soprattutto perché unito ad altri fattori, secondo me, non ha contribuito a far emergere le qualità interpretative di Josephine Langford. A me piace ma non credo che Tessa sia proprio il personaggio adatto a lei. Come mi è dispiaciuto non vedere una storia concreta con Robert che più che un ragazzo interessato a Tessa, sembra uno di quei fantasmi dei film natalizi che compaiono per donare un pò di serenità e far ragionare il protagonista o la protagonista attraverso dei segnali dall’alto. No, neanche il ruolo di fantasma gli è riuscito alla perfezione perchè Tessa non ragiona, anzi peggiora! E dopo essere andata alla presentazione del libro di Hardin va via senza farsi neanche vedere dal diretto interessato. Io boh…
Ma passiamo alla nota positiva di tutto il film. Hardin. Il modo in cui viene presentata la crescita di questo protagonista è davvero molto interessante e ben riuscita, almeno per me. Hero Fiennes Tiffin si è dimostrato ancora una volta un Hardin perfetto e più di una volta, e in determinate scene, è riuscito ad emozionarmi. Vediamo Hardin nei suoi momenti bui, ancora una volta. Ma c’è di più. Hardin nel quarto film, nonostante le continue batoste, riesce a rialzarsi e a dimostrare a se stesso che è molto più forte dei suoi demoni del passato. Certo, lo fa anche e soprattutto per Tessa ma credo che alla fine il messaggio più importante sia l’importanza di iniziare ad amare e accettare se stessi prima di poterlo fare con gli altri. Il suo è un processo lungo e la scelta, da parte di Castille, di metterlo così tanto in risalto mi è piaciuta molto; mi è piaciuto capire, comprendere e appoggiare il percorso di questo protagonista.
Una tematica presente in After 4 e che è stata sviluppata abbastanza bene, e che può essere ricondotta a quanto detto poco fa su Hardin, è stata proprio la voglia d’indipendeza dei due protagonisti. In più scene del film, infatti, viene detto e sottolineato dai due protagonisti quanto sia importante per loro allontanarsi pur non riuscendo mai a concretizzare questa lontananza; è motivo di litigi continui, ovviamente. Almeno fino a quando entrambi capiscono che è necessario allontanarsi davvero per potersi capire fino in fondo e per poter migliorare se stessi. Non è semplice e molte volte nel film è difficile non aver voglia di urlare contro questi due testoni. Il loro è sempre stato un tipo di amore tossico e questo non lo si può negare, ma non si può negare neanche quanto entrambi vogliono migliorare e cercare di far funzionare un amore che per molti è adolescenziale e tossico ma che per loro significa anche fidarsi per la prima volta di qualcuno, affidarsi ad un’altra persona e crescere con qualcuno attraverso gli altri e bassi della vita. Giusto o sbagliato che sia, il mondo degli Hessa è anche questo. É sbagliare, crescere, cadere, rialzarsi, maturare, continuare a sbagliare…vivere.
Altro tasto dolente è stato quello di non rivedere più Molly, Steph, Jace, Zedd…che ad un certo punto dei libri diventano anche importanti per il corso della storia, e in maniera particolare una di questi protagonisti citati. Non credo ci sarà il loro ritorno nell’ultimo capitolo di After e onestamente credo che abbia davvero poco senso reinserirli…ma vedremo.
Concludo questa recensione parlandovi di un ulteriore dato che ho apprezzato. Il rapporto tra Hardin e i suoi genitori e Tessa e i suoi genitori; rapporto molto complicato e che ha dei continui alti e bassi, fino al raggiungimento del benessere e dell’accettazione, sotto ogni punto di vista. Guardando tutto il film e soffermandoci sulle scene nelle quali sono protagonisti gli Hessa ma insieme ai loro genitori, possiamo renderci conto di quanto Castille abbia voluto mettere in risalto l’importanza del rapporto genitore/figlio e soprattutto il dialogo. Gli alti e bassi che i nostri protagonisti affronteranno anche in queste circostanze sono tanti e credo che sia Hero che Josephine siano stati molto bravi a raccontare chi il dolore della perdita di un genitore e chi la scoperta di aver vissuto con un genitore…che in realtà non era. Entrambi hanno fatto un ottimo lavoro; mi hanno emozionata.
P.S. Per fortuna per questo quarto film non sono cambiati gli attori…quindi nulla da dire e aggiungere, se non confermare ciò che ho già detto nella recensione del terzo volume. Mi sono piaciuti tutti; li ho trovati molto in linea con lo sviluppo della storia ma in particolar modo ho apprezzato Luise Lombard che interpreta la mamma di Hardin, Trish Daniels.
Consiglio la visione di questo film che, seppur mancante di alcuni avvenimenti importanti presenti nel libro (almeno per me), presenta temariche interessanti e ben sviluppate.
VOTO: ⭐⭐⭐⭐

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