RECENSIONE ROMANZO: LA RAGAZZA NEL BOSCO di CARMEN WEIZ.

SINOSSI:


È un triste scherzo del destino quello che ha catapultato Anna, giovane ragazza brasiliana, in una realtà più grande di lei. Spinta dal desiderio di aiutare il prossimo, si ritrova invece vittima di una tratta di esseri umani, in mano a uomini senza pietà, pronti a venderla al miglior offerente. Solo il coraggio celato nel suo cuore le permetterà di fuggire, aiutata anche dall’ufficiale svizzero Thomas Graff, un uomo dal cuore di ghiaccio e da un passato che non riesce a lasciarsi alle spalle. Uno scontro tra due diverse culture che farà scintille, l’inizio di un legame tanto inteso quanto inaspettato. Questa è la storia di Anna, vittima innocente come tante altre donne prima di lei. Tra intrighi, tradimenti, criminali pericolosi e giochi del destino, una giovane donna lotterà non solo per la sua libertà, ma anche per un amore che vale la pena di essere vissuto fino all’ultimo respiro. Anna imparerà a lottare. Thomas crederà ancora. Insieme combatteranno per la libertà di un grande amore. Quanto può far male lottare per il proprio destino?

Primo volume autoconclusivo delle Swiss Stories, consigliato a un pubblico adulto.

Primo libro letto di Carmen Weiz grazie a @respirodilibriblog che mi ha contattata in DM su Instagram e mi ha proposto questa piacevolissima collaborazione. Scegliere la serie è stata dura ma non vi nascondo che la Swiss Stories è quella che mi ha colpita di più (un giorno leggerò anche gli altri non appartenenti a questa serie? Credo proprio di sì!) e quindi eccomi. Che dire? Da dove iniziare? Di questo primo volume mi è piaciuto tutto: la storia, il modo in cui è stata raccontata, le tematiche presenti. Ogni piccolo dettaglio mi ha conquistata sempre più e una volta arrivata all’ultimo capitolo, desideravo che la storia non finisse!🙈 Quello di Carmen è un Romance a tutti gli effetti e con tinte Thriller che hanno reso il romanzo ancora più completo e piacevole da leggere. Un romantic suspense a tutti gli effetti!😍

La scrittura di Carmen è molto fluida, attenta e scorrevole; le pagine di questo romanzo sono ricche di dettagli ben presentati al lettore e che incuriosiscono. Mi è particolarmente piaciuta l’attenzione estetica che l’autrice, e chi ha lavorato insieme a lei in questa nuova versione di La ragazza nel bosco, ha messo in questo libro. Ad inizio capitolo, infatti, troviamo immagini particolari e che possiamo anche definire “biglietto da visita” per capire l’argomento e lo sviluppo dei fatti del capitolo che stiamo andando a leggere. Ottima la scelta di inserire il doppio POV anche se io non amo particolarmente quando un episodio viene raccontato due volte da punti di vista diversi, devo dire che in questo caso non mi ha particolarmente disturbato.

Le tematiche che l’autrice tratta in La ragazza nel bosco sono tante: prima fra tutti l’amore in ogni sua sfaccettatura, il valore della vera amicizia, la dedizione al proprio lavoro, l’incontro tra culture diverse. La tratta degli esseri umani, infine, è l’argomento che ci accompagnerà per tutto il romanzo; l’autrice lo porta in luce e lo sviluppa in maniera molto delicata, dettagliata sì ma anche attenta a non intaccare la sensibilità del lettore in maniera estrema. Direttamente collegata alla tematica della tratta degli esseri umani, c’è quella dell’incontro tra due culture diverse e anche in questo caso, secondo me, Carmen ha fatto una scelta stilistica giusta. Vediamo alternate la cultura del Brasile, tramite il racconto del passato di Anna, e quella della Svizzera. Il Brasile e la Svizzera ci vengono presentati quasi come se fossero rispettivamente il nero e il bianco; sicuramente non è stato facile leggere il passato di Anna in Brasile, molto spesso ho avuto la sensazione di un peso sullo stomaco che non riuscivo a far andare via; ed è qui che entra in gioco la Svizzera. La descrizione dei paesaggi, quel senso di beatitudine e di protezione che traspare dalle pagine che raccontano questo Paese cozzano alla perfezione con il tormento, la paura, l’angoscia che ho provato nel leggere del Brasile. Questi sono stati i punti in cui leggere La ragazza nel bosco è stato difficile ma doveroso, per conoscere queste realtà, per aprire gli occhi su un argomento tanto forte come quello della tratta degli esseri umani; mi sono emozionata tanto ma non c’è stato un solo momento in cui ho pensato di interrompere la lettura per le emozioni che stavo provando; ho voluto continuare, senza mai fermarmi proprio per entrare al 100% nella storia, per sentirmi Anna e per provare quel senso di vendetta e poi di pace una volta vinto contro il nemico. Il nemico…e chi era? La persona che non avrei immaginato; quel personaggio che appare e scompare e al quale non fai caso. Ed ecco che, ancora una volta, l’autrice fa un’ottima scelta: far concentrare l’attenzione al lettore su un argomento totalmente diverso, su personaggi diversi, per poi sganciare la bomba.

Thomas e Anna sono stati due protagonisti ben descritti e molto coerenti con il loro percorso all’interno di La ragazza nel bosco. Ho particolarmente apprezzato il fatto che Thomas non abbia cambiato idea fin da subito sull’amore; era una mia grande paura perché trattandosi di un autoconclusivo, molto spesso gli autori tendono a raccontare la nascita e lo sviluppo di una storia d’amore con troppa frettolosità. Posso definire il percorso nel mondo dell’amore del nostro protagonista maschile diviso in due: l’amore per una donna e l’amore per se stessi e per la propria vita. C’è un terzo amore, però, che rimane costante ed è quello più bello, raccontato in maniera splendida: quello tra Thomas e sua figlia Mia. Queste due rette inizialmente parallele finiscono poi, in realtà, per incontrarsi e quando ciò succede viene fuori tutta la maturità e la bellezza di un uomo di trent’anni che prende consapevolezza del proprio valore non solo a livello professionale ma soprattutto come uomo. Mi è piaciuto il ruolo che ha avuto Anna in questo e al tempo stesso come l’autrice ha intrecciato le due crescite, apparentemente tanto diverse ma molto simili. Anna aveva bisogno di crescere, di esplorare le cose belle della vita, di assaporarle e viverle. Aveva bisogno di sentirsi parte di una famiglia vera e capace di volerle bene per la persona che è e non per quella che potrebbe diventare per loro scelta. Quella di Anna e Thomas è un’unione inaspettata ma che diventa la cosa più bella, pulita e che non sapevi di averne bisogno. L’uno dipende dall’altra, nonostante la loro indipendenza e forza. Rappresentano ciò che di bello c’è nell’amore e nella famiglia, parole che mi piace accomunare perché è questo che, secondo me, fa l’amore: ci rende la famiglia della persona che amiamo. Complicità, comprensione. Famiglia e amore sono quei luoghi dove si è liberi di essere se stessi. Sempre.

Certo, non sempre c’è stata complicità tra Thomas e Anna; in un episodio in particolare forse la nostra giovane protagonista ha fatto storcere il naso a molti lettori. A me no, e vi spiego subito perché: ho pensato al suo passato, a com’è cresciuta, a quanto ha dovuto faticare e soffrire. Come potevamo aspettarci, allora, una ragazza tranquilla e che rispettasse il volere del suo ufficiale Graff senza obiettare? Impossibile. Ecco perché il suo gesto non mi ha stupita, come non mi ha stupito il fatto che non abbia avuto alcuna esitazione a fidarsi di Massimo piuttosto che confidarsi con Thomas. Perché? Il primo le ha dato voce in capitolo, il secondo l’ha messa alle strette. Voi come vi sareste comportati al suo posto?

Questi ultimi e intensi attimi di suspense sono stati i miei preferiti. La scrittura di Carmen è davvero riuscita a lasciarmi con il fiato sospeso fino alla fine dell’episodio. Rabbia, paura, speranza…sentimenti che mi hanno accompagnata nei capitoli finali di questo splendido romantic suspanse. Tutti i protagonisti presenti e messi particolarmente in risalto in questi ultimi capitoli, sono stati fondamentali. Li ho apprezzati e ho vissuto ogni momento insieme a loro. Ho amato la mamma e la sorella di Thomas ma soprattutto il suo migliore amico, Adam; sono impaziente di leggere la sua storia! 🤩

Cari Flowers se amate i Romance ma che abbiano al suo interno tinte Thriller, tanta suspense e soprattutto molti insegnamenti, La ragazza nel bosco è il libro giusto per voi. Ci saranno momenti in cui vi strapperà un sorriso, altri in cui vi farà arrabbiare, piangere, vi renderà tristi e poi ancora felici. Vi farà immergere in una storia di coraggio, di amore, di seconde possibilità; una storia che vi farà apprezzare la vita in ogni suo aspetto. Ma non è forse questo il bello di un libro? Non sono forse queste le sensazioni che una lettura deve lasciarci? Lo scopo di un libro non è quello di farci vivere altre mille vite e apprezzarle tutte? Io dico di sì, ecco perché La ragazza nel bosco è un libro che è entrato nel mio cuore. 💚

VOTO: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐

2 risposte a “RECENSIONE ROMANZO: LA RAGAZZA NEL BOSCO di CARMEN WEIZ.”

  1. Avatar Carmen Weiz

    Bellissima recensione, Irene.
    Sono davvero onorata di poter collaborare con te.
    Complimenti anche per la grafica del blog. Bellissima. ❤️📖❤️

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    1. Avatar IrisNoir_Blog

      Per me è stato un vero piacere aver avuto la possibilità di leggere uno dei tuoi romanzi! Non vedo l’ora di continuare questa Serie e di leggere tanto altro! 💚

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