
Trama:
Cosa accadrebbe se avvicinassimo un ragazzo solare, spensierato e un po’ pazzo a una ragazza solitaria, pacata e introversa?
Una guerra, ecco cosa.
Dylan e Keira non si tollerano, si odiano da sempre.
Lui ha tutto: ricchezza, indipendenza, ma soprattutto una gran voglia di essere qualcuno. Lei, invece, non vuole altro che confondersi tra la gente.
Talmente diversi da non sopportare nemmeno di vedersi, ancor più dalla notte che ha segnato definitivamente il destino del loro rapporto. Ma nonostante le innumerevoli liti e l’insofferenza reciproca, nessuno dei due è disposto a fare un passo indietro. Sopportarsi è una tortura, ma perdere Lily, la loro comune amica, sarebbe peggio.
Segreti, bugie, tradimenti saranno il filo conduttore di una storia che svelerà un passato difficile intrecciandosi a un presente intricato e pericoloso. Entrambi non sono completamente come appaiono. Dentro nascondono molto, molto di più.
E se uscire allo scoperto diventasse inevitabile?
Di Annalisa ho letto tutti i suoi romanzi e ciò che ho avuto il piacere di riscontrare è stata la sua evoluzione non solo per quanto riguarda la scrittura in sè (già ben impostata e articolata nel primo romanzo) ma la sua crescita per quanto riguarda l’evoluzione della storia raccontata. Ricordo ancora che in La magia delle stelle ciò che non mi aveva convinta era stata la scelta di non sbilanciarsi troppo, di non appesantire il romanzo approfondendo determinate tematiche importanti (se non hai letto la recensione, puoi cercarla qui sul blog). In Fuori controllo le tematiche importanti ci sono; gli argomenti di vita quotidiana e che, ahimè, possono capitare nella vita di tutti, sono stati sviluppati in maniera impeccabile da Annalisa. Mi è piaciuto leggere tra le righe di questo romanzo una crescita della penna dell’autrice. Una crescita avvenuta in maniera graduale; una crescita “giusta”, secondo i suoi modi e i suoi tempi.
Come già anticipato nel paragrafo precedente, la penna di Annalisa in Fuori controllo è più matura; le descrizioni di avvenimenti, modalità e luoghi nei quali questi avvengono sono stati sviluppati perfettamente dall’autrice e si riscontra una ricerca molto approfondita per quanto riguarda le tematiche sviluppate dall’autrice e delle quali parleremo in seguito. I personaggi presenti sono descritti molto bene; ciò che mi è piaciuto è stato il modo in cui tutti sono protagonisti e non solo Dylan e Keira, personaggi ai quali è dedicato questo secondo volume della trilogia Second Chance Series. È presente il doppio POV e questo sicuramente aiuta il lettore a relazionarsi meglio con i personaggi e con il loro vissuto; aiuta a capire la ragione di determinate scelte e come sono arrivati a quel punto della loro storia personale più che di coppia. Ho apprezzato molto, infine, i vari colpi di scena, questo lato un po’ thriller presente nel romanzo e soprattutto il fatto che l’autrice abbia scelto di far succedere le cose tra i due protagonisti lentamente; non c’è fretta di scoprire l’attrazione, non c’è fretta di innamorarsi. Keira e Dylan vivono giorno per giorno, e questo in un romanzo auto conclusivo di una serie (vi ricordo che ogni volume della serie è dedicato ad un protagonista diverso) è un fatto che personalmente apprezzo sempre tanto; riesco a godermi di più la storia e il corso degli eventi.
Le tematiche sviluppate da Annalisa, oltre alle più abituali ma comunque fondamentali amore e amicizia, riguardano anche argomenti più complessi e difficili da trattare. Si passa dal parlare di stalkeraggio e ricatto, alle gang e al loro potere; si parla di vedetta e infine anche di rinascita. Una rinascita che Annalisa fa realizzare tramite l’amicizia. Più che l’amore, infatti, è questa la tematica più importante che l’autrice sviluppa in questo secondo volume della serie e in quello precedente. Un’amicizia che va oltre tutto e tutti; che nonostante le incomprensioni, i malumori e le delusioni, trova il coraggio di andare oltre, di superarsi. Dylan e i suoi amici (in parte già conosciuti in Non sfidarmi e altri che conosceremo meglio nell’ultimo capitolo della serie) non sono tali, ma sono una famiglia. Una meravigliosa famiglia.
Molto ben sviluppati i due protagonisti di Fuori controllo. Se da un lato mi sono sentita molto affine a Keira per il suo modo d’essere e ragionare, d’altra parte ho sentito proprio la necessità di essere comprensiva con Dylan; la storia del suo passato, raccontata tramite degli incubi, mi ha toccata molto. L’evoluzione che ha avuto questo personaggio e la sua persecuzione verso Joel mi hanno intenerita; mi ha fatto riflettere il modo in cui, in seguito alla narrazione degli eventi del passato, Dylan si sentisse responsabile di quanto accaduto a Joel e mi ha emozionata il suo grande coraggio alla fine del romanzo. Non è facile essere presi in giro da qualcuno, soprattutto da chi ritenevi un tuo amico, il tuo migliore amico (no, non mi riferisco a Joel ma dovete leggere il libro per scoprire di chi sto parlando); non è facile scoprire che tutti avevano ragione e tu no, perché almeno questa volta volevi fidarti di qualcuno. Dylan mi ha fatto molta tenerezza e mi è piaciuto tanto il legame nato con Keira perché credo che sia stato più quello a far nascere dei dubbi; a fargli capire che non era un fallito, non era lui quello sbagliato. Ma chi per molto tempo, forse troppo, gli è stato accanto.
E che dire di Keira? Sapete cosa? Non mi sento di giudicarla per le sue scelte. Lei che ha paura dell’ignoto, del “diverso da lei”. Dylan è tutto ciò che lei non sarà mai e, di conseguenza, tutto ciò che non vorrebbe mai dall’ uomo della sua vita. Credo sia del tutto normale, per una ragazza che vuole stare nascosta il più possibile, per nulla appariscente è molto riservata e timida, cercare nel proprio compagno di vita il suo esatto riflesso. Ma la vita è imprevedibile e Keira l’ha imparato a sue spese. Ha imparato che più si cerca la felicità dove non risiede più, e più si diventa estranei e non per gli altri ma per noi stessi; ha imparato che non tutto ciò che sembra giusto e adatto alla tua vita, alla fine lo è. Cosa le ha insegnato la storia del suo collega Alex? Sicuramente a riconoscere chi davvero sa leggerti dentro. Terence non l’ha fatto, Dylan si. Mi direte voi: “non gli ha dato modo”, oppure “ha comunque capito che qualcosa in lei non andava”. Certo, tutto giusto. Ma vi dico io cosa penso a riguardo: Keira non ha dato modo a Terence di capire in che situazione si trovasse perché lui non ha capito fino in fondo ciò che stava succedendo e sotto i suoi stessi occhi. La sua ragazza stava diventando una donna.
La crescita di Keira, ad un certo punto, si incrocia alla perfezione con quella di Dylan. Ecco perché la loro unione va ben oltre l’amore, ben oltre la semplice amicizia. Si guardano, si studiano, si comprendono e si accettano. Niente di più forte di questo.
Fuori controllo è un romanzo che ti fa sentire davvero come se non avessi il controllo dell’altalena di emozioni che provi mentre lo stai leggendo. È un romanzo ricco di insegnamenti, un inno sì all’amore ma soprattutto all’amicizia. Quella vera, sincera, pura. Quella che non ha bisogno di chiedere per avere. Un’amicizia che è un porto sicuro. Una casa. Una famiglia. Un per sempre.💚
VOTO: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️


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