Recensione romanzo: It starts with us di Colleen Hoover.

Trama:

Dopo quello che ha passato e dopo tanto dolore, Lily è riuscita a rimettersi in piedi e a stabilire con Ryle, il suo ex marito, un rapporto equilibrato per il bene della figlia. Tuttavia, quando un giorno per caso rincontra Atlas, il suo primo amore, e lui le chiede di uscire, Lily viene travolta da un’ondata di emozioni che credeva non avrebbe più provato.
Finalmente il destino sembrerebbe essere dalla parte della coppia, ma l’entusiasmo di Lily viene subito smorzato dalla consapevolezza che, pur non essendo più suo marito, Ryle è ancora una parte importante della sua vita. E non c’è uomo al mondo che lui odi più di Atlas Corrigan, al punto che mai lo vorrebbe accanto all’ex moglie e alla figlia.
Lily e Atlas riusciranno ad avere un lieto fine, pur tra mille difficoltà, oppure dovranno rinunciare per sempre al loro amore?

Puoi ricominciare dopo aver tanto sofferto? La chiave di tutto il romanzo è racchiusa proprio in questa domanda. Un quesito che ci accompagnerà pagina dopo pagina, che ci farà vedere i lati delicati e sofferenti della risalita dopo un dolore profondo come quello della violenza domestica. It starts with us è il sequel di It ends with us dell’autrice Colleen Hoover. In questo romanzo, la protagonista, Lily, affronta la difficile risalita dopo un dolore profondo come quello della violenza domestica. La trama è stata ben sviluppata e la tematica della violenza domestica continua ad essere predominante in tutto il romanzo, in tutto ciò che Lily prova e supera. Tuttavia, non mancano aspetti più felici della vita della protagonista che contribuiscono ad alleggerire, per quanto possibile, l’atmosfera e la tematica predominante. La parte più solida della vita di Lily è Atlas, il suo primo e unico vero amore, colui che nonostante gli anni di distanza ha avuto sempre un posto speciale nel suo cuore. La loro dolce, graduale, unica storia d’amore è iniziata quando erano ancora dei ragazzini e non è mai finita; la loro è una di quelle storie che neanche il tempo può cancellare o dividere. Quando penso a Lily e Atlas mi viene in mente il filo rosso del destino; un legame destinato a durare in eterno, che va oltre la distanza, oltre gli anni di silenzi, oltre ogni tipo di ostacolo. Questo è uno dei pochi casi in cui ho preferito il sequel al primo volume di una serie. Leggere questo romanzo della Hoover è stato emozionante; ogni pagina racchiudeva un piccolo passo verso la rinascita di Lily; ciò mi ha spinto a preferirlo al precedente volume It ends with us, un romanzo molto più impegnativo, pesante e che non mi aveva coinvolta completamente per la presenza delle pagine di diario, a mio avviso troppe seppur importanti ai fini del romanzo. La storia di Lily meritava un lieto fine come questo; meritava più di un sospiro di sollievo. E noi, da lettori, meritavamo di entrare non solo nel momento più doloroso, difficile, orribile della vita della protagonista ma anche e soprattutto nel momento della sua rinascita.

La scrittura di Colleen Hoover, anche in It starts with us, è molto scorrevole, ben articolata. L’autrice è riuscita, come nel precedente volume, a continuare in maniera impeccabile la storia di personaggi molto realistici e ben sviluppati. Perfetto anche l’intreccio della storia di Atlas e Lily, quella prima di conoscersi e viversi, quella durante la loro giovinezza e infine, la parte più bella, quella della loro vita da adulti. Di nuovo insieme. Di nuovo uniti. Presenti molte descrizioni, poche ma importanti e toccanti lettere che hanno come scopo, secondo me, l’esaltazione dell’amore nella sua forma più bella, pura; per quanto riguarda le pagine di diario presenti in It ends with us, alcune tornano anche nel sequel ma ciò che ha funzionato per me è stato il modo di inserirle all’interno del testo. In questo caso non è Lily a scrivere ma è Atlas a leggere ciò che ha scritto la sua amata e tramite la sua lettura siamo in grado di conoscere come ha vissuto lui determinate situazioni. Grazie alla presenza del doppio POV, il lettore ha la possibilità di conoscere meglio la vita personale di Atlas, il suo rapporto con la madre e con un nuovo personaggio introdotto in questo secondo volume. Questo personaggio, che non avevamo mai incontrato prima, è stato sviluppato in modo impeccabile dall’autrice e sono certa che vi conquisterà come ha conquistato me.

In It starts with us, come anticipavo nell’introduzione alla recensione, i temi non sono solo relativi alla violenza domestica ma, soprattutto, alla rinascita. Il romanzo affrontata temi molto significativi come la necessità di prendere decisioni importanti, l’importanza di prendere la propria vita in mano e di avere il coraggio di stravolgerla per ritrovare quella stabilità, quella felicità un tempo persa. La bellezza di It starts with us è che questa ritrovata felicità avviene in gradualmente, non c’è fretta, da parte della Hoover, di raccontare il processo di guarigione di Lily. Il lettore aspetta che Lily sia pronta a chiudere col passato senza sentirsi in colpa, aspetta che abbia il coraggio di dire no, aspetta che si renda conto di essere abbastanza e soprattutto degna della felicità che le era stata tolta dalla persona che diceva di amarla ma che, in realtà, l’ha distrutta nel peggior modo possibile. Il romanzo affronta anche lo stato emotivo nel quale un individuo si ritrova a causa di una relazione distrutta: il dolore e la paura dopo eventi traumatici e il recupero di un’identità perduta.

La realisticità dei personaggi della Hoover fa si che il lettore sia in grado di identificarsi con ciascuno di loro. Certo, il trasporto che senti verso Lily e Atlas supera ciò che provi per i restanti personaggi. Molto toccante e importanti sono stati i momenti in cui Atlas si è ricongiunto, anzi ha conosciuto, una persona che lo aiuterà nella sua crescita verso l’età adulta, verso la versione migliore di se stesso. Fondamentali, per la vita di Lily, anche la mamma (anch’essa vittima di violenza domestica) e una coppia di amici che, fatalità, sono l’una la sorella e l’altro il migliore amico di Ryle. La delicatezza con la quale la Hoover racconta le vicissitudini che vedono coinvolti questi quattro personaggi, l’appoggio e il sostegno che la coppia da’ a Lily può venir letto come un messaggio subliminale per tutte le persone che si sentono soli in situazioni terribili, in quei momenti in cu non riesci a fidarti neanche delle tue stesse emozioni. Cosa dire di Ryle? La rabbia di Lily l’ho sentita anch’io. La paura verso un uomo che ha amato e che ha provato a salvare ancor prima di tentare di salvare se stessa è in ogni pagina di questo libro, in ogni emozione. Lasciare andare non è mai facile, non se si ha, con la persona che ci ha fatto del male, il dono più bello che dei genitori possano desiderare. Forti, decise e veritiere le sue parole: ” È un uomo distrutto, ma non per colpa mia. Lo era già prima di conoscermi. Alcune persone pensano che sia sufficiente l’amore per salvare un individuo a pezzi, ma il problema è che si ritrovano a pezzi anche loro”. Un estratto che racchiude l’inferno che una donna vittima di violenza vive; un inferno apparentemente senza fine…ma la fine arriva con la consapevolezza che non è il carnefice a finire in mille pezzi perché lo è già, è già un essere distrutto, senza cuore e anima perché ha reso la vita di una donna un inferno. Chi rischia di cadere in mille pezzi sei tu, tu vittima.

Ryle e Atlas, Atlas e Ryle…

L’amore malato e quello sano. Il male e il bene. La morte e la vita.

Lily, la rinascita.

It starts with us è la forte storia di una donna che è rinata dalle sue ceneri, come una fenice che dopo le difficoltà, i fallimenti, le cadute perisce tra le fiamme e da quelle stesse fiamme risorge per ricominciare il ciclo della vita, ancora più forte di prima. È una storia di coraggio, di consapevolezza, di forza.

Nelle pagine di It starts with us, caro lettore, troverai la paura, il coraggio, la consapevolezza e la forza di ricominciare nonostante tutto e tutti; troverai pagine piene di sofferenza ma anche di amore. Quello che non conosce altre parole se non: cura, libertà e rispetto reciproco.

VOTO: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐

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