
TRAMA:
Catapultata nel Medioevo scozzese.
Prigioniera in un castello pieno di intrighi, contesa tra due fratelli pericolosi e affascinanti.
Rhona è una ragazza concreta e moderna. Laureata in matematica, si trova nelle Highlands con la sorella, decisa a dimenticare l’ex fidanzato.
Un temporale improvviso, una tempesta di fulmini… E il velo del tempo si squarcia, portandola indietro nei secoli, tra le braccia di un misterioso guerriero.
Lyall MacKenzie è puro fuoco: passionale, impulsivo, bellissimo. La spaventa e l’attrae.
Il desiderio tra loro arderebbe inevitabile, se lui non dovesse sposare un’altra donna per motivi politici.
E se non ci fosse di mezzo Kenneth, il fiero e indomito fratello di Lyall, deciso a fare di Rhona sua moglie.
Coinvolta suo malgrado in una lotta tra clan rivali, la ragazza si troverà a fronteggiare un mondo sconosciuto e ostile.
E a essere divisa tra il desiderio di tornare a casa e quello di restare lì, dove batte il suo cuore.
Dopo aver letto la trama del nuovo romanzo di M.P.Black, le aspettative riguardo a questa lettura erano molto alte; il triangolo amoroso presente e questo salto temporale hanno stuzzicato molto la mia curiosità e devo dire che entrambi gli aspetti sono stati trattati molto bene dall’autrice anche se, per un mio gusto personale, avrei preferito leggere qualcosa in più riguardo soprattutto all’altro pretendente della bella Rhona, il fratello di Lyall, Kenneth. In compenso, però, ho trovato molto appassionante la storia di Rhona e Lyall, sviluppata senza lasciare nulla in sospeso e lasciando trapelare ogni emozione dei due personaggi coinvolti in questa singolare storia d’amore. Interessante anche il salto temporale, frutto sicuramente di un grande studio dell’autrice che non fa mancare al lettore delle reali correnti di pensiero di quel periodo storico: il medioevo. Bellissima, a tal proposito, l’ambientazione scozzese medievale, capace di far sognare ad occhi aperti il lettore. Un altro aspetto poco convincente per me è stato, almeno per il 45% di lettura, la sensazione di star leggendo un libro con una storia interessante ma anche prolissa. Più che le descrizioni, in questa circostanza sono stati proprio gli avvenimenti a sembrare prolungati pagine e pagine…la mia sensazione potrebbe essere dovuta anche alla necessità di capire, scoprire l’origine di tutto e il punto d’arrivo della storia, ancora di più della storia d’amore tra Rhona e Lyall. Il finale? Eccellente e coinvolgente!
La scrittura di Paola è molto avvincente; il suo romanzo è ben scritto e la storia è analizzata e sviluppata sotto ogni punto di vista. Non mancano le descrizioni utili a comprendere al meglio determinati sviluppi della storia e i personaggi sono stati ben delineati dall’autrice. Ciò che mi ha colpita di più è stata la bravura dell’autrice nel distinguere e discernere modi e linguaggi dei due protagonisti. Si parla dei nostri giorni ma anche del Medioevo; Rhona ha una percezione diversa del mondo rispetto a Lyall e questo loro aspetto cattura molto l’attenzione del lettore. Particolare e ben riuscito, a tal proposito, l’inserimento di parole non in uso nel Medioevo ma molto comuni oggi; questo elemento fa si che il lettore abbia un’ampia visione riguardo a ciò che è cambiato nel mondo fino ad oggi. Sì, si tratta di parole “nuove” in uso ma c’è tanto altro dietro al semplice dialogo: ci sono modi di vedere e vivere la vita differenti, percezione della donna completamente diversa dalla nostra, ruolo dell’uomo in società e fra le mura di casa differente. Elementi significativi e che fanno riflettere.
Mi riaggancio alle riflessioni pocanzi citate per parlarvi anche delle tematiche presenti in Rapita da un Highlander: senso del dovere, viaggio nel tempo, epoche diverse, amore, rivalità. Tutte sono state trattate in maniera impeccabile da Paola; ogni tematica ha il suo giusto spazio all’interno del romanzo e l’autrice riesce anche a fonderle tra loro senza mai risultare troppo scontata o annoiare il lettore. La tematica del viaggio nel tempo è, ovviamente, quella predominante e verso la quale l’autrice (ho percepito molto ciò) compie uno studio molto approfondito: presenza dei costumi d’epoca medievale e moderna, presenza del linguaggio medievale e moderno, mentalità, corrente di pensiero e modi d’uso tipici dell’età antica e presenza, anche in questo caso, di aspetti tipici dei nostri giorni.
Per quanto riguarda i personaggi, perdonatemi se ripeterò alcune parole già dette ma sono rimasta davvero colpita dalla bravura dell’autrice di riuscire ad immedesimarsi, attraverso i suoi personaggi, nelle due epoche sopra citate. Sia quelli principali che i secondari sono stati inseriti in maniera impeccabile nel romanzo. Di Rhona mi è piaciuto il suo essere così combattente, risoluta e sfrontata; pensandoci bene è molto simile a Lyall e forse è questa la ragione che mi ha spinta ad affezionarmi particolarmente alla loro storia. Sono riusciti anche ad emozionarmi, a fine romanzo. E di Lyall? Devo ammettere che il suo lato migliore, personalmente, è venuto fuori subito dopo essere venuto a conoscenza della vera vita di Rhona, della sua verità. Mi ha stupita il suo modo di comprenderla, di non giudicarla nonostante l’avesse ferito mentendogli. Ma ho apprezzato anche come l’autrice, pur scrivendo di un epoca in cui le donne erano considerate creature da proteggere, private dalla libertà di pensiero, adatte soltanto a prendersi cura dei figli e della casa ed usate solo per compiacere sessualmente un uomo (anche nel libro di Paola si parla di questo aspetto con molta delicatezza e schiettezza), sia riuscita a raccontare la storia di un uomo sensibile riguardo a tale argomento; rispettoso nonostante le parole forti usate per descrivere la sua situazione con la bella Rhona. Un uomo rude, certo, ma anche profondamente innamorato delle donne, soprattutto della sua.
Rapita da un Highlander è l’intreccio di due epoche; un viaggio tra passato, presente e futuro che stimolerà, coinvolgerà e incuriosirà il lettore. È la storia d’amore avvincente, coinvolgente e appassionate di Rhona e Lyall, la ragazza del futuro e il suo Highlander, appartenenti a due epoche diverse ma destinate a trovarsi…grazie ad un temporale.
VOTO: ⭐⭐⭐½



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