
Trama:
Ultimo anno per gli (s)fortunati studenti della Domus Magna e la situazione è più calda che mai.
Loris è alla resa dei conti, sia con l’università che con i sentimenti.
Jennifer ha abbandonato ogni speranza di stare insieme a Tiago e ora insegue il suo sogno.
Tiago, invece, si chiede quale sia, in fondo, il vero sogno.
Camilla ha ancora tanti motivi per sopravvivere e sì, il professore è proprio uno di questi.
Riccardo vuole proteggere chi ama a tutti i costi, e per farlo si spingerà oltre ogni suo limite.
E infine, loro: Elia e Allegra.
Trovarsi è stato facile, ma trovare se stessi è l’ultima grande sfida a cui dovranno far fronte.
Tra scelte difficili, balli in maschera e gite fuori porta, quest’anno sarà quello decisivo, ma solo uno di loro, alla fine, riuscirà a prendere la laurea.
Sarà comunque un finale da lode?
Si conclude con questo terzo capitolo una trilogia che avrei continuato a leggere all’infinito. È una di quelle scritte in maniera semplice che ti insegna tanto attraverso la storia di sette giovani ragazzi, tutti diversi tra di loro e ognuno avente un lato di carattere che senti affine al tuo. Leggere la loro storia, il loro percorso di crescita e maturazione è stato bello, emozionante e indimenticabile. In questo terzo volume, Micol continua a parlarci di bullismo, disabilità, omosessualità, smarrimento ed insicurezza personale e lo fa sempre con estrema delicatezza, riuscendo a far immedesimare ogni suo lettore nei suoi personaggi. Non nasconde le numerose difficoltà che si incontrano durante la crescita e la realizzazione di se stessi ma le accentua, ne parla apertamente senza escluderne nemmeno un dettaglio, senza addolcire la pillola. La fluidità delle sette storie che si intrecciano in più di un’occasione rende il romanzo ancora più coinvolgente ed appassionante. Questo è uno di quei libri che consiglierei apertamente a chi è al termine dei suoi studi superiori e si sta approcciando a quelli universitari, a chi è in procinto di prendere delle decisioni, a chi sta cercando il suo posto nel mondo. Ai tempi che corrono, mi sentirei di consigliarlo anche ai genitori perché Micol è stata capace di inserire in maniera ammirevole anche la visione del mondo degli adulti. Non li rende tutti uguali, con le stesse idee, con le stesse aspettative riguardo ai loro figli ma diversifica in maniera tale che il lettore sia consapevole che quello che sta leggendo non è un semplicemente il libro in cui “ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale” ma è ciò che c’è di più vicino alla realtà di ognuno di noi, come se ogni parola fosse un tassello di un mosaico che rappresenta la vita stessa. A livello strutturale, in Ti amo e lode 3 non manca nulla; Micol ci aveva lasciati col fiato sospeso nel secondo volume e in questo terzo riprende esattamente da lì. Molti sono i colpi di scena, molti i momenti emozionanti e di consapevolezza. Allegra, con le sue fragilità che solo alla fine diventano il suo punto di forza, è stata la vera protagonista di questa bellissima trilogia, certo insieme al suo immancabile Elia ma a me piace associarla a Loris; è come se quest’ultimo fosse la versione maschile di Allegra…loro che hanno un mondo dentro e non ne sono consapevoli.
La scrittura di Micol, come già anticipato, si conferma ben articolata, scorrevole, ricca di dettagli e fluida. I personaggi, anche in questo terzo volume, sono stati ben delineati dall’autrice che ne sottolinea ancora di più gli aspetti caratteriali rispetto a quelli fisici. Scelta che ho apprezzato ancora di più, già dal primo volume. I POV sono tanti quanti sono i personaggi di TAEL e non c’è alcuna sovrapposizione tra di loro; un personaggio non prevale sull’altro, la storia di uno di loro non prevale sulle altre e questa per Micol deve essere stata la parte più complicata perché, immagino, la paura di togliere qualcosa a qualcuno c’è sempre. Le scelte di luoghi, di situazioni hanno reso il romanzo più reale e appassionante.
Le tematiche affrontate in questo terzo volume sono interessanti e ben sviluppate. Come ho già scritto nel primo paragrafo, il bullismo, la disabilità (soprattutto per Allegra, ma anche per Jennifer e Tiago), l’omosessualità, lo smarrimento e l’insicurezza personale (in particolare per Loris, Riccardo e soprattutto Elia, il protagonista che nei primi volumi era quello più consapevole del suo futuro ma che ora risulta essere quello più indeciso e smarrito) sono tutti argomenti che vengono esplorati con profondità e sensibilità.
Tuttavia, ciò che accomuna tutti questi personaggi è la ricerca di se stessi, un tema che si sviluppa in tutti e tre i volumi della trilogia. Riusciranno a trovare la loro strada? Ovviamente sì. Ma in che modo? Questo lo lascerò scoprire a voi, leggendo tutta la trilogia di Micol.
Scegliere un personaggio preferito, arrivata alla fine di questa trilogia, è davvero difficile. La verità è che tutti loro sono entrati nel mio cuore, seppur in maniera diversa, anche il personaggio più impensabile. Sono entrati nel mio cuore, alcuni fin da subito, altri a poco a poco, con estrema delicatezza e forse saranno proprio questi a non uscirne. Il mio amore nei confronti di Loris l’ho palesato già nel primo volume; continua nel secondo e nel terzo perché è il personaggio verso il quale mi sento più vicina. Ma accanto a lui, ad oggi, mi sento di aggiungere anche Elia. Come lui, infatti, anch’io spesso ho avuto la sensazione di avere tutto sotto controllo per poi scoprire l’esatto contrario. Tante volte mi sono sentita smarrita
(e mi sento ancora così, qualche volta). E che dire di Allegra? Innegabile il fatto che spesso io non sia stata “pro Allegra” in questo terzo volume ma è altrettanto vero che, vivendo una situazione simile alla sua, ho capito il suo allontanamento, il suo sentirsi diversa dai suoi amici. L’ho provato sulla mia pelle. Non è bello, non fa piacere ma come ci insegna lei attraverso il legame instaurato con Elia e gli altri amici e soprattutto attraverso la sua maturità: ogni debolezza può diventare il tuo punto di forza. Avere Allegra e i suoi amici come punto di riferimento è una sensazione molto piacevole.
Ti amo e lode 3 è un viaggio arduo, complicato, ma degno di essere vissuto fino all’ultima parola dell’ultima pagina. È un’esperienza che ti sfida e ti spinge a superare i tuoi limiti e a scoprire nuovi mondi, nuove emozioni, nuove verità. È un viaggio che ti cambia, che ti arricchisce, che ti fa crescere e ti insegna a guardare oltre e a spingerti oltre il tuo limite. E alla fine, quando chiudi il libro, ti rendi conto che non sei più la stessa, perché hai vissuto una vita intera tra le pagine di questa trilogia. Una vita da lode. 🤍
VOTO: ⭐ ⭐ ⭐ ⭐ ⭐

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