Recensione romanzo: Blue di Silvia Botta

Trama:

Perla Valentine vive con il padre vicino alla riserva naturale di Big River, a Coventry, nello stato del Rhode Island. Ragazza solare e incline a fantasticare, conduce una vita piena e circondata da amici che le vogliono bene. Nonostante si senta felice, uno strano sentimento di insoddisfazione e di mancanza la induce a pensare che in realtà ci sia qualcosa di più in serbo per lei, solo che deve ancora scoprirlo. Dopo l’incontro con Brando Edevane, un ragazzo dagli occhi viola proveniente dall’anno 3779, qualcosa cambia in Perla. Nulla è più come prima: il loro tocco dà vita a un intreccio d’amore e di vite indissolubile, sebbene appartengano a due epoche distanti migliaia di anni. Brando dovrà fare ritorno nel futuro dopo una lunga assenza non autorizzata, e quando in seguito rivedrà Perla, scoprirà che lei è molto più di quel che sembra. Tuttavia, c’è prima una questione importante che dovranno risolvere: dal futuro non permetteranno mai la loro unione, e faranno di tutto per impedirlo. Lo scontro sarà inevitabile ma condurrà Perla alla scoperta delle sue vere origini e alla conoscenza di un mondo inimmaginabile, che fino a quel momento esisteva solo nelle sue più fervide fantasie.

Quando ho letto la trama di Blue di Silvia le mie aspettative erano alte; l’idea di mescolare presente e futuro in una storia fantasy amorosa mi ha subito incuriosita, soprattutto essendo abituata a leggere storie di questo genere che coinvolgono creature misteriose come vampiri e licantropi, per fare un esempio. La trama di Blue prometteva freschezza e originalità, e nel complesso il romanzo ha saputo soddisfare la mia curiosità, anche grazie allo stile semplice e scorrevole dell’autrice che ha reso la lettura piacevole e coinvolgente, nonostante alcune riserve che ho avuto soprattutto riguardo alla prolissità della narrazione. Durante la nostra conversazione per l’inizio della collaborazione, Silvia mi ha chiarito fin da subito che Blue è il primo volume di una trilogia, e questo mi ha portata a riflettere, una volta terminata la lettura, sul fatto che forse la scelta di concentrarsi sulla narrazione della storia e sulla caratterizzazione dei personaggi, riservando i colpi di scena più intensi per i capitoli finali, potrebbe essere stata intenzionale. Comprendo appieno l’importanza di costruire una base solida per la trama e i personaggi, ma personalmente avrei preferito una narrazione più sintetica ed incisiva; per i miei gusti, alcuni capitoli avrebbero potuto essere eliminati per mantenere un ritmo più incalzante e coinvolgente, e senza il rischio di annoiare il lettore con situazioni che erano già abbastanza chiare durante la lettura. Queste considerazioni mi hanno fatto pensare che forse i momenti più intensi e i colpi di scena verranno svelati nei capitoli successivi della trilogia e sono molto curiosa di leggerli anche perché Silvia ci ha lasciati con un cliffhanger non del tutto indifferente…👀 Molto interessante, inoltre, come la protagonista sia venuta a conoscenza della verità; un elemento di suspense che ha reso impossibile posare il libro fino alla fine dei capitoli successivi alla scoperta. Devo ammettere che non avevo mai considerato quella possibilità, ma è stata una mossa brillante e piena di impatto da parte dell’autrice. Il legame tra i due protagonisti è stato trattato con grande tenerezza, e diventa una parola chiave, fondamentale, per tutto il romanzo. È stato bello vedere come la loro relazione si sia sviluppata e come abbiano affrontato insieme le sfide che hanno incontrato lungo il cammino. Allo stesso tempo, avrei apprezzato un maggiore approfondimento sul triangolo amoroso, soprattutto durante il periodo di distacco tra Brando e Perla. Sebbene le intenzioni di Perla fossero chiare fin dall’inizio, la presenza persistente di Finn nella sua vita ha suscitato la mia curiosità e avrei desiderato vedere un po’ più di tensione in quel senso. Amo gli intrecci intriganti! Finn è un personaggio che mi ha affascinata fin da subito, ha suscitato sentimenti contrastanti dentro di me con i suoi atteggiamenti. Spero sinceramente che l’autrice gli dedichi più spazio nei prossimi volumi, potrebbe davvero sorprenderci! E per quanto riguarda le mie speranze di shipping… beh, meglio lasciare che rimangano un segreto per ora! 🤐

Avrei preferito leggere meno parti descrittive, anche se ammetto che siano importanti per questo tipo di storia; a volte troppo dettaglio può distogliere l’attenzione dalla storia principale e rallentare il mio ritmo della lettura, ahimé, e mi capita di non sentirmi totalmente coinvolta nella storia in queste circostanze. Trovo molto interessante il fatto che ci siano molti più POV di Perla. Penso che sia giusto che Blue sia la sua storia, la sua verità, e avere accesso ai suoi pensieri e alle sue emozioni attraverso questi capitoli può sicuramente arricchire la comprensione del personaggio e la profondità della narrazione.

La penna di Silvia si distingue per la sua semplicità, scorrevolezza e capacità di articolare la trama in modo efficace. Il suo romanzo si rivolge non solo ai giovani appassionati del genere fantasy, ma anche a coloro che si avvicinano per la prima volta a questo mondo incantato. La combinazione di elementi romantici e fantasy è magistralmente eseguita, coinvolgendo un vasto pubblico. Nonostante la storia sia prolissa, l’abilità di Silvia nel rendere la trama avvincente è evidente. Le numerose descrizioni, seppur dettagliate, avrebbero potuto essere accorciate, per un mio gusto personale, così come alcuni capitoli che potevano essere omessi, secondo me. Tuttavia, Blue è una lettura piacevole che va oltre il mero aspetto fantasy, toccando tematiche significative.

Tra le numerose tematiche, spicca l’importanza di conoscere e accettare se stessi, e soprattutto di riconoscere il proprio valore. Il primo capitolo della trilogia, interamente dedicato a Perla e alla sua ricerca di autoconsapevolezza, rappresenta una sorta di rinascita per la protagonista. Perla riesce a riprendere il controllo della propria vita, brillando come una stella, anche se la sua strada non è ancora del tutto chiara. Questo viaggio è arricchito da temi come i legami familiari, l’amicizia e le sfide tipiche dell’adolescenza, che possono trasformarsi in modo irreversibile.

I personaggi di Blue sono stati sviluppati in modo molto dettagliato, soprattutto presi singolarmente. Tuttavia, avrei gradito vedere un maggiore coinvolgimento emotivo tra tutti loro, non solo tra i due protagonisti che condividono un legame particolarmente forte. Credo che Silvia abbia serbato il meglio per i prossimi due volumi della trilogia, soprattutto visti gli ultimi personaggi presentati nei capitoli finali di Blue, e sono fiduciosa che riuscirò a entrare ancora più in profondità nell’empatia con tutti i personaggi. Sembra che ci siano ancora molte sfaccettature da esplorare e relazioni da approfondire, e non vedo l’ora di scoprirle nei prossimi capitoli della storia.

Nonostante alcune riserve personali, Blue si rivela un’esperienza di lettura coinvolgente e appassionante, che cattura il lettore in un mondo incantato pieno di emozioni e avventure. Il cliffhanger finale promette svolte sorprendenti, alimentando la mia curiosità verso i destini dei nostri amati personaggi nel corso della trilogia. Attraverso le sue pagine, Silvia ci immerge in un viaggio affascinante, dove ogni parola è un tuffo nell’ignoto e un invito alla scoperta.

VOTO: ⭐⭐⭐½

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