
TRAMA:
Robert rinuncia al ruolo di leader di una civiltà più evoluta in favore di una vita più autentica sulla Terra. I suoi figli devono e vogliono essere persone comuni che amano, odiano, soffrono e tradiscono, in una parola vivono. La loro è una lotta per proteggere sé stessi e i propri cari dalle proprie inconsapevoli capacità e dalle interferenze del mondo d’origine di Robert. Hanno scelto di vivere nel passato, ma il futuro è in loro e rischia di travolgerli a ogni passo.
Il figlio dell’Aurora di Barbara Binotto segna l’inizio di una saga familiare che mi ha subito conquistato per la sua capacità di mescolare elementi fantascientifici con le complesse sfumature dell’animo umano. È stata la mia prima esperienza con una saga familiare e ciò che mi ha colpito fin dalle prime pagine, ancor più della trama particolare, è stata la struttura del romanzo: ogni capitolo è dedicato e suddiviso in maniera precisa e ben studiata a più personaggi, riuscendo ad eliminare la presenza di eventuali buchi di trama. Ogni personaggio ha la sua storia che si sviluppa nel corso dei capitoli dedicati a lui, ma ciò che è accaduto precedentemente ha sempre un significato. Questo approccio permette una narrazione fluida e lineare. Inoltre ognuno di loro viene presentato in maniera accurata dall’autrice, la quale è attenta anche a sottolinearne i vari legami familiari, presentati al lettore nelle prime pagine del libro. Molto utile.
La storia si sviluppa attraverso una serie di rapimenti, vendette e amori, ambientati in un futuro non completamente utopistico, rendendo la narrazione più realistica e avvincente; non ho fatto fatica, infatti, ad immedesimarmi con tutto ciò che è successo all’interno della storia, tra i vari personaggi, e ancora di più mi ha affascinata l’introduzione di poteri mentali incontrollati, che aggiungono tensione e profondità alla trama, integrandosi perfettamente nel mondo creato da Barbara. I personaggi sono delineati con una cura che ho apprezzato molto; risultano, infatti, credibili e profondamente umani in ogni loro aspetto, pensiero e stato d’animo, nonostante il contesto fantascientifico. La profondità con la quale Barbara li ha descritti nel corso del romanzo, mantenendo sempre al centro della scena la loro umanità, ha reso il loro percorso emotivo e psicologico molto realistico. Per alcuni aspetti mi ha ricordato una serie tv vista di recente: Sense8. L’ autrice, inoltre, esplora varie tematiche con con grande abilità, arricchendo la trama non solo con elementi fantasy e fantascientifici, ma toccando anche corde profonde dell’amore umano, dell’amicizia, del sacrificio, della famiglia e soprattutto della forza interiore.
Il ritmo della narrazione alterna momenti di alta tensione a scene più intime e riflessive, riuscendo a coinvolgere profondamente il lettore in entrambi i momenti. Le descrizioni vivide e precise hanno fatto sì che io mi immergessi profondamente nella storia, anche se personalmente le ho trovate un po’ prolisse. Nonostante alcuni refusi e lacune, che presumo siano stati involontari, la lettura è scorrevole; queste mancanze non hanno influito negativamente.
Come prima esperienza con le saghe familiari, sia per le tematiche che per la struttura narrativa e la trama, approvo completamente Il figlio dell’Aurora.
Lo stile di scrittura di Barbara è fluido, scorrevole e avvincente. La sua prosa, seppur a tratti prolissa, almeno per me, riesce sempre a mantenere viva l’attenzione del lettore. Questo risultato è ottenuto sia attraverso la descrizione dettagliata degli aspetti familiari e relazionali dei personaggi, che attraverso una chiara esposizione delle loro origini e delle varie tematiche trattate. La trama è articolata e ricca di avvenimenti che non solo intrattengono, ma anche rendono il lettore partecipe, immergendolo completamente nella storia, quasi come se ne fosse il protagonista.
Barbara affronta una vasta gamma di tematiche, ma ciò che rende la lettura e il susseguirsi di questi temi veramente straordinario è la sua capacità di sorprendere costantemente. Introduce elementi fantasy e fantascientifici che arricchiscono la trama senza renderla scontata o banale. Parla di poteri mentali, ma anche di amore umano intenso, carnale, fatto di passioni, sorrisi e lacrime. Esplora temi come l’amicizia, il sacrificio, la rinuncia, la speranza, la vendetta e l’illusione. In modo particolarmente delicato e quasi velato, mette in luce anche la tossicità delle relazioni, un aspetto che ho trovato molto intrigante perché non trattato in modo convenzionale. Tuttavia, al centro di tutto questo, prevale il tema della famiglia. Quella vera, capace di superare ogni ostacolo, anche quello più inimmaginabile. Affronta la fragilità umana e la forza interiore che ognuno di noi possiede, talvolta nascosta e difficile da esprimere. Queste lezioni non vengono trasmesse al lettore solo dai protagonisti femminili, ma anche da quelli maschili, talvolta con una prospettiva più orientata alla fantascienza che all’umanità. Barbara fonde in modo impeccabile tutte queste tematiche, creando un intreccio narrativo straordinario.
I personaggi di Il figlio dell’Aurora mi hanno affascinata in ogni sfumatura. Ognuno di loro è stato dipinto con una profondità che ha reso il loro percorso emotivo e psicologico molto realistico. Ho imparato ad amarli nei loro momenti di luce e ad accettare le loro fragilità e debolezze nei momenti di buio. Ciò che mi ha particolarmente colpita e convinta è stato il modo in cui l’autrice ha saputo distribuire il giusto spazio narrativo tra di loro. Questa scelta non solo ha permesso loro di crescere ed evolversi in modo credibile, ma ha anche favorito una connessione empatica profonda da parte mia, evitando così di cadere in giudizi affrettati o superficiali. Ho vissuto con loro ogni gioia, ogni lotta e ogni momento di crescita personale, sviluppando un legame sincero con ciascun personaggio.
Attraverso una scrittura intensa e avvincente, l’autrice ci guida in un viaggio di scoperta e connessione emotiva, invitandoci a riflettere sulla nostra stessa umanità. È un romanzo che non solo intrattiene per la sua componente fantascientifica, ma arricchisce profondamente, stimolando riflessioni che vanno al di là delle pagine del libro.
VOTO: ⭐⭐⭐⭐

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