Recensione romanzo: Unique di Carmen Weiz.

TRAMA:

“Lascia che i tuoi sogni siano più grandi delle tue paure”

Direttamente dalle foreste di pini in Svizzera arriva… 

Quanto profondamente riteniamo di conoscere la persona che amiamo?

Sappiamo tutto di lei, oppure ci ha tenuto nascosti i suoi segreti più profondi, quelli che avvolgono l’anima, tingendola di oscurità?

Dopo dieci anni di matrimonio, Lara Köhler pensava di conoscere l’uomo della sua vita, ma forse si sbagliava…
È arrivata l’ora di scoprire il vero volto che si nasconde dietro al marito perfetto. 
Carmen Weiz torna con una nuova storia sconvolgente che tratta di un argomento di cui pochi hanno il coraggio di parlare.
I maltrattamenti dell’anima.
Una vicenda coinvolgente, che fa riflettere sull’importanza delle scelte e sul processo che accompagna l’essere umano a compierle; sull’impossibilità di dimenticare il male e il modo in cui cambia la psicologia umana dopo i traumi. 

Che ne sarà dei peccatori? Inferno o paradiso?

Unique, una storia di amore e speranza, laddove nessuno crede possano esistere ancora.

Devo ammettere che l’inizio della lettura di Unique è stato piuttosto altalenante. Ci sono stati momenti in cui ero completamente catturata dalla narrazione, mentre in altri avrei preferito un ritmo più incalzante e meno descrittivo, prolisso. Questo, però, è solo un gusto personale, perché capisco quanto sia cruciale per un thriller psicologico addentrarsi nei dettagli e scendere nel cuore oscuro della trama. Abituata al Romance ma desiderosa di esplorare nuovi generi, leggere Unique si è rivelata una sfida affascinante.

Conosco bene lo stile di Carmen e sapevo che non avrebbe deluso le mie aspettative, e così è stato. Carmen ha una straordinaria capacità di coinvolgermi e incuriosirmi con le sue storie, affrontando tematiche profonde e delicate senza mai rinunciare a quella leggerezza che permette al lettore di tirare un piccolo sospiro di sollievo. In Unique, ciò che mi ha colpito di più sono state le delicate e a volte crude tematiche trattate dall’autrice. La violenza psicologica è descritta con tale intensità che in alcuni passaggi mi sono sentita nei panni della protagonista, Lara. Da questa difficile tematica si dipanano altri due fondamentali temi, magistralmente dipinti da Carmen: la forza interiore necessaria per affrontare le proprie paure e il cammino verso la libertà personale. Ma si parla anche di un altro tipo di violenza psicologica, quella che ha colpito Lara e molte giovani ragazze. Si tratta di una violenza perpetrata dall’ultima persona da cui ci si aspetterebbe, da colui che dovrebbe offrire il massimo supporto, sia professionale che umano. I personaggi sono ben strutturati e ciascuno ha un ruolo specifico; ciò che mi ha affascinato di più è stata la mia reazione nel scoprire chi fosse veramente il persecutore di Lara. Arrivare a quel nome non è stato immediato, ma quando i capitoli su di loro si sono intensificati, ho avvertito sulla mia pelle quel timore e quell’inquietudine. Sentivo che non potevo fidarmi completamente di quel personaggio… e così è stato.

La storia è ambientata in Svizzera, le cui atmosfere fredde e affascinanti si riflettono perfettamente nella tensione del romanzo. Un altro elemento che mi ha particolarmente colpito è il personaggio di Kieran e soprattutto la complessità della sua relazione con Lara. Non posso negare che, soprattutto all’inizio, ho avuto dei dubbi su di lui. Non riuscivo a fidarmi. La sua ambiguità mi ha tenuta sulle spine per un po’, aumentando il mistero, ma quando sono riuscita a empatizzare con lui, l’amore e il rispetto che ha provato per Lara e la sua storia, la sofferenza che lui stesso ha provato sulla sua pelle per la perdita di una persona cara, per la medesima violenza psicologica, mi ha profondamente colpita e commossa. Anche gli altri personaggi sono delineati con grande cura e attenzione, ognuno con un ruolo ben definito che arricchisce la storia. Tuttavia, la vera protagonista è Lara, con la sua straordinaria forza interiore. La sua lotta per superare le paure e ritrovare la propria libertà è il cuore pulsante di Unique. La profondità emotiva con cui è stato tratteggiato il suo percorso la rende un personaggio indimenticabile, capace di ispirare e far riflettere.

La scrittura di Carmen Weiz in Unique è fluida e ben strutturata, dimostrando un evidente studio approfondito in ogni aspetto della narrazione. Questa cura nei dettagli contribuisce a rendere la storia estremamente coinvolgente. Come dicevo, le descrizioni abbondano, dipingendo vividamente la Svizzera con i suoi paesaggi mozzafiato e le atmosfere cariche di mistero, ma anche descrivendo situazioni utili per comprendere le tematiche che Carmen ha voluto sviluppare nel suo romanzo. Tuttavia, in alcuni passaggi, avrei preferito un minor numero di descrizioni per mantenere un ritmo più sostenuto, mi è sembrato un pò prolisso. Nonostante ciò, la ricchezza descrittiva permette di immergersi completamente nell’ambiente e nella psicologia dei personaggi.

Unique affronta con coraggio e profondità tematiche di grande rilevanza; si parla di violenza psicologica con una sensibilità e una precisione che raramente si incontrano. Carmen Weiz non si limita a descrivere gli abusi, ma ci porta nel cuore della sofferenza di Lara, facendoci vivere in prima persona il suo dolore e la sua paura. Ogni parola, ogni descrizione, ci avvicina sempre di più alla sua realtà, facendoci comprendere la devastazione che la violenza psicologica può infliggere. Ma Unique non è solo un racconto di sofferenza. È anche una storia di resilienza e di forza interiore. Lara incarna il coraggio di affrontare le proprie paure e di combattere per la propria libertà. La sua evoluzione è un percorso di speranza e di rinascita, che ci ricorda quanto sia importante non arrendersi mai, anche quando tutto sembra perduto. La forza interiore necessaria per superare i traumi è un’altra tematica centrale del libro. Carmen Weiz ci mostra come, nonostante le difficoltà, sia possibile trovare dentro di sé la determinazione per andare avanti. Il percorso di Lara diventa così un esempio potente di empowerment, ispirando chiunque abbia mai affrontato una sfida nella propria vita. Accanto a queste tematiche, il romanzo esplora anche la questione della fiducia e del tradimento. I personaggi di Unique sono costantemente messi alla prova, e il lettore si ritrova a interrogarsi su chi sia veramente affidabile. Questa incertezza aggiunge un ulteriore strato di tensione e coinvolgimento, spingendoci a riflettere sulle nostre stesse relazioni e su come la fiducia possa essere costruita e distrutta. Infine, Unique parla di libertà personale. La lotta di Lara per liberarsi dalle catene della sua situazione è un inno alla forza di volontà e alla capacità di riprendere in mano la propria vita. È un messaggio potente che ci ricorda che la libertà, pur essendo un diritto, è spesso una conquista.

I personaggi sono tutti ben delineati, ognuno con una personalità unica e un ruolo chiaro all’interno della trama. Lara, la protagonista, è caratterizzata da una straordinaria forza interiore che viene fuori pagina dopo pagina. Il suo percorso emotivo è il cuore pulsante del romanzo, tratteggiato con profondità e realismo. La sua lotta contro la violenza psicologica e la ricerca della libertà personale sono descritte in modo magistrale. Kieran, invece, con la sua complessità, è un personaggio che aggiunge ulteriori sfumature alla storia. La sua relazione con Lara è intricata e coinvolgente, appassionante. Le loro interazioni sono un sospiro di sollievo durante una narrazione così cruda e reale. Molto ben descritta la figura professione del Dottor Kholer che si differenzia molto da quella personale; mi è piaciuto il modo in cui Carmen ha saputo fare sviluppare ogni aspetto di questo personaggio, soprattutto quello più violento, manipolatore. L’apparenza inganna, e il Dottor Kohler, ne è un grande esempio. Leggere ciò che ha portato le sue pazienti a compiere un gesto così tanto estremo, a suicidarsi, mi ha fatto venire la pelle d’oca e mi ha lasciato un grande vuoto nello stomaco.

Gli altri personaggi, sebbene secondari, sono ben strutturati e contribuiscono a creare un mondo narrativo credibile e sfaccettato. Ogni interazione, ogni dialogo, sembra studiato per aggiungere profondità alla storia e per far emergere le tematiche trattate.

Unique non è solo un thriller psicologico avvincente, ma anche un’opera che tratta con maestria tematiche profonde e universali, che arrivano dritte al cuore. Carmen Weiz ancora una volta riesce ad arrivare al cuore e alla mente dei suoi lettori, lasciandoci con una rinnovata consapevolezza della forza dell’animo umano e del valore della libertà.

VOTO: ⭐️⭐️⭐️⭐️½

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