
Trama:
Mi chiamo Marco Rozzi, ho diciassette anni, e sono diventato il giullare del Galilei da quando ho preso di mira la cozza. Figlio indesiderato e amico discutibile, gli unici momenti di felicità li trovo remando perché su quello skiff sembra che sia tutto giusto, che io lo sia. Le ragazze mi desiderano ma non mi vedono e forse è un bene. Mi chiamo Ludovica Molinari, trentaquattrenne in carriera, inflessibile, cinica e disillusa, madre di una figlia che mi ha salvata e che ora mi odia. Tutto quello che ho avuto nella vita l’ho guadagnato a eccezione di un solo colpo di fortuna, mio marito Giorgio e la sua famiglia. Due mondi paralleli destinati a non incontrarsi mai, eppure un volo aereo rimescolerà tutte le carte in tavola. E voi, siete pronti per questo viaggio?
Mi riaggancio un momento a quanto detto nella mia recensione precedente sul tema dello spicy per dirvi che sì, c’è anche in Controtempo, ma no, non è stato un disastro come nel romanzo letto prima di questo. Qui, infatti, c’è una storia che, al di là del gusto personale, ha davvero senso. Può piacere o meno il modo in cui si sviluppa, ma il tutto è ben costruito e il finale, a mio avviso, è stato perfetto. Doveva essere così o un unhappy ending, non c’erano molte altre opzioni credibili, e per me è stato un ottimo epilogo. Dunque, se da una parte ho trovato la seconda parte del romanzo coinvolgente e ben strutturata, devo ammettere che la prima mi ha lasciata un po’ insoddisfatta. Il linguaggio scurrile, esplicito ed alcune scene, a mio avviso, risultavano un po’ ripetitive, ma riconosco che erano in linea con la storia e il contesto. Non è un approccio che personalmente mi entusiasma, ma onestamente va detto che per quella situazione e per quei personaggi, il tono e lo stile scelti dall’autrice sono coerenti. Ciò che ho davvero apprezzato, invece, è la caratterizzazione dei personaggi. L’autrice non si è limitata a dare vita solo ai protagonisti, ma ha saputo dare spessore anche ai personaggi secondari, contribuendo così a rendere ogni situazione più chiara e coinvolgente, ad avere una visione delle relazioni e dei conflitti che si sviluppano all’interno della storia. Un altro punto a favore del libro è la varietà delle tematiche trattate: famiglia, amicizia, crescita personale e professionale, cambiamenti… e, naturalmente, l’amore. L’amore è uno dei temi centrali di Controtempo, rappresentato in tutte le sue sfumature, senza limiti, senza etichette…soprattutto senza età. È quel tipo di amore che non solo affascina, ma che ti salva, prima di tutto, da te stessa. Questa apertura mentale e libertà nel descrivere le relazioni è uno degli aspetti che il romanzo piacevole da leggere ma anche interessante, capace di far riflettere su cosa significhi davvero amare.
Non entrerò troppo nel dettaglio perché il libro è appena uscito e non voglio rovinarvi la sorpresa con degli spoiler, ma vi invito comunque a proseguire nella lettura della recensione: ci sono tanti aspetti che meritano di essere approfonditi senza svelare troppo!
La penna di Joy è fluida, semplice; è una di quelle che ti permette di immergerti completamente nella storia senza alcuno sforzo. Certo, il linguaggio è un po’ scurrile per i miei gusti e non sempre ne ho apprezzato le pagine, ma devo dire che si adatta alla perfezione al contesto e ai personaggi, rendendo tutto più reale, più crudo, più vivido e più alla portata di tutti. Ma il vero punto forte di Joy è la sua capacità di dare vita ai personaggi. Non si limita a raccontare la storia dei protagonisti, ma tratteggia con grande abilità anche i personaggi secondari, rendendoli essenziali e mai banali. Ogni interazione ha uno spessore, ogni scena ha un significato, e questo contribuisce a farti immergere ancora di più nella storia. Le descrizioni, poi, sono ben dosate: precise, ma mai eccessive.
Che dire delle tematiche trattate in Controtempo? Come amante delle storie d’amore con una notevole differenza di età, devo dire che quella tra Ludovica e Marco ha superato tutte le mie aspettative! Inizialmente, nonostante io adori questo genere di storie, ammetto che ho storto il naso, sentendo la necessità di schierarmi dalla parte di Ludovica per tantissime ragioni. Ma poi, pagina dopo pagina, mi sono ritrovata a rivalutare tutto e a simpatizzare sempre più per Marco. Il salto temporale che Joy ha inserito è stata una scelta che mi ha colto di sorpresa e che, sebbene temessi il peggio (e non posso non sorridere ripensandoci), si è rivelata una mossa geniale. Da un amore che all’inizio sembrava “scandaloso” agli occhi degli altri, quello tra Ludovica e Marco si trasforma in una storia meravigliosa e toccante, capace di emozionare fino alle lacrime. È quel tipo di amore che non solo affascina, ma che ti salva, prima di tutto, da te stessa. Oltre a questo, Controtempo esplora con delicatezza tematiche come la famiglia, l’amicizia, la crescita personale e professionale, e i cambiamenti della vita. Tutto si intreccia magnificamente in un racconto che riesce a colpire nel profondo e a mantenere viva la tua attenzione fino all’ultima pagina. Una storia che ti sorprende, ti coinvolge e, soprattutto, ti fa riflettere sul vero significato dell’amore.
I personaggi di Controtempo sono messi in scena dall’autrice con una cura e una grande profondità. Ludovica è una donna di grande forza e determinazione, e la sua evoluzione personale è raccontata con una sensibilità che mi ha profondamente colpito. La sua iniziale esitazione nei confronti di Marco e il suo viaggio di auto-scoperta sono dipinti con un realismo che rende ogni sua emozione e fragilità incredibilmente tangibile. È stato affascinante esplorare tutti gli aspetti del suo carattere e vedere come le sue debolezze contribuiscano a farla emergere come una persona straordinaria. Marco, invece, è un personaggio che mi ha sorpreso con la sua combinazione di gioventù e maturità. Il suo comportamento e il suo linguaggio portano con sé una freschezza quasi adolescenziale, mentre la sua dedizione e la sua attenzione verso Ludovica rivelano una maturità e una sensibilità che mi hanno toccato profondamente. Ho trovato particolarmente bella la sua versione come amico: il modo in cui si prende cura di Frank e mette la felicità degli altri prima della propria è l’essenza di una vera amicizia, e questo aspetto mi ha emozionato molto.
L’unione tra Ludovica e Marco è rappresentata come un viaggio affascinante di scoperta e crescita reciproca. La loro differenza di età e le loro esperienze di vita si intrecciano magistralmente, grazie alla penna di Joy. Ho apprezzato profondamente il fatto che la storia esplora due mondi così diversi che alla fine possano armonizzarsi, affrontare insieme le sfide e celebrare i successi. La loro relazione evolve in modo autentico, trasformandosi in un amore profondo che supera le difficoltà e cresce continuamente. È stato impossibile non sentirsi coinvolti e affezionati a loro, mentre il loro amore si sviluppa in qualcosa di straordinario e sincero.
Controtempo non è solo un racconto di passione e crescita personale, ma una celebrazione dell’amore che supera ogni barriera. Joy, attraverso l’amore di Marco e Ludovica, ci mostra che l’amore vero non conosce limiti di età, pregiudizi o circostanze. La loro storia, avvolta da sfide e differenze, diventa un esempio commovente di come l’amore possa crescere e rafforzarsi attraverso le prove del tempo. È un amore che non si lascia definire dai limiti imposti dalla società, ma che si evolve, arricchendosi e trasformandosi. Questo romanzo ha messo in luce la bellezza di un amore libero e ha dimostrato che la forza più grande risiede in un cuore sincero e coraggioso.
VOTO: ⭐ ⭐ ⭐½


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