Recensione romanzo: Polvere di cannella di Stefany Carella

Trama:

C’erano una volta, in una New York cosparsa di polvere di fata, un principe e un topolino.

Guy Shades, il Principe del Pop che ha conquistato il regno della musica, così i suoi fan lo acclamano ancora oggi.
Ma non tutti i principi hanno un animo azzurro.
Perché Guy è il principe che si nasconde dall’oscurità del suo passato, che ha cancellato l’uomo dietro alla sua scia.
Fino allo scoccare della mezzanotte.
Fino al suo incontro con Cinderella.
La Principessa di Mezzanotte del Midnight Lounge, la ballerina di Burlesque mascherata che, come un usignolo, intona le note più alte e mostra la sua pelle.
La notte è il suo posto.
Il giorno invece spetta agli squittii di Cinnamon Cook, giornalista della rivista Fairy Dust.
Cenerina, la chiamano in redazione.
C.C. è il nome a cui i lettori mandano i loro desideri affinché lei li aiuti a rimuoverne la polvere.
E se la polvere si scontra con il Principe del Pop?

Non c’è Natale senza una canzone.
Non ci sono parole senza musica.
Non esiste sogno senza desiderio.

Perché quando la polvere di cannella trasforma le zucche in argento, solo allora un principe e un topolino si ameranno contro ogni vento.

Ho letto tutto di Stefany Carella e, anche se i Music Romance non sono il mio genere preferito, sapevo che Polvere di cannella mi avrebbe sorpresa. Perché, in realtà, è molto più di una storia d’amore nel mondo della musica: è un Retelling di Cenerentola, e questo ha reso la lettura ancora più speciale per me. C’è qualcosa di profondamente affascinante nei Retelling delle fiabe, nella capacità di prendere una storia che conosciamo da sempre e di trasformarla in qualcosa di nuovo, senza perderne la magia. E Stefany è riuscita proprio in questo: ha dato vita a una favola moderna, intensa e carica di emozioni. Lo so, siamo a febbraio e Polvere di cannella è un libro natalizio, ma visto che San Valentino è alle porte, quale momento migliore per leggere una storia d’amore? In fondo, l’amore non ha una stagione precisa, proprio come le storie che riescono a emozionarci e farci sognare. La storia di Cinnamon, misteriosa ballerina di burlesque conosciuta come la Principessa di Mezzanotte, e Guy Shades, il Principe del Pop, è fatta di incontri fugaci, segreti svelati e destini che si intrecciano. Di notte, Cinnamon si esibisce sul palco del Midnight Lounge, avvolta da piume e lustrini, mentre di giorno diventa C. C, giornalista della rivista Fairy Dust, pronta ad aiutare i suoi lettori a scacciare la polvere dai loro sogni. Guy, invece, è l’idolo delle folle, l’uomo che con la sua voce ha conquistato il mondo, ma che dietro i riflettori nasconde un passato ingombrante e un’anima inquieta. Ciò che rende interessante da leggere questo romanzo non è solo la trama ben costruita: è il modo in cui l’autrice riesce a infondere profondità nei suoi personaggi, a far emergere le loro paure, i loro desideri e quel bisogno universale di essere visti per ciò che sono davvero. Cinnamon non è solo una ragazza in cerca del suo lieto fine, e Guy non è solo una star: entrambi sono anime in bilico, in lotta con le proprie insicurezze, alla ricerca di un posto nel mondo.

La scrittura di Stefany è avvolgente; le tematiche trattate sono universali e parlano direttamente al cuore del lettore: il bisogno di essere visti per ciò che si è davvero, la paura di non essere abbastanza, la voglia di amore e accettazione. La capacità dell’autrice di rendere questi temi davvero profondi è uno degli aspetti che rende questo romanzo così potente. Le riflessioni che emergono dalla storia parlano anche della ricerca della propria identità e del coraggio di essere autentici, temi che risuonano fortemente con la nostra generazione, sempre più in bilico tra la voglia di appartenere e la necessità di essere se stessi. È una storia che va oltre la semplice trama, invitando chi legge a riflettere su se stesso, a guardarsi dentro, a esplorare le proprie paure, i propri desideri e le proprie fragilità.

Andando più nel dettaglio, la scrittura di Stefany è coinvolgente: riesce a trasmettere ogni sfumatura emotiva con naturalezza. Ho particolarmente apprezzato la scelta del doppio POV, tecnica che Stefany utilizza con grande maestria e molto spesso riuscendo a dare voce non solo ai protagonisti principali, ma anche ad altri personaggi, come abbiamo visto nella serie Ti sillogismo. Le sue descrizioni sono numerose, ma sempre integrate in modo fluido nel contesto, mai invasive. I momenti di riflessione, poi, sono un altro aspetto che ho davvero apprezzato, poiché non appesantiscono la narrazione, ma piuttosto la rendono più profonda e autentica.

In questo romanzo, Stefany Carella riesce a mescolare la magia del retelling con una profonda riflessione sulla nostra contemporaneità. Pur ispirandosi alla fiaba di Cenerentola, le sue tematiche sono incredibilmente moderne e universali, parlano di noi, della nostra generazione, dei nostri sogni, delle nostre insicurezze e delle difficoltà che affrontiamo quotidianamente. Il viaggio interiore dei protagonisti non si limita alla ricerca di un “lieto fine”, ma riflette la realtà complessa di chi vive nel presente: una vita fatta di scelte difficili, di aspettative che pesano e di relazioni che a volte sono fonte di gioia, altre di sfide. La lotta per l’autenticità e il bisogno di essere visti per ciò che siamo davvero sono temi che risuonano con forza, specialmente in un’epoca in cui l’immagine e il giudizio sociale giocano un ruolo determinante nella vita di tutti noi. La quotidianità della nostra generazione, fatta di incertezze lavorative, di amore e relazioni interpersonali che devono confrontarsi con il mondo dei social e della visibilità, è perfettamente intrecciata nella narrazione. I protagonisti, con le loro paure e sogni, ci ricordano quanto sia difficile, ma anche necessario, affrontare se stessi e l’ambiente che ci circonda per riuscire a trovare un posto nel mondo. Cinnamon e Guy non sono solo personaggi da fiaba, sono anche specchi della nostra realtà, delle nostre vulnerabilità, delle nostre speranze. Stefany non solo ci racconta una storia di crescita e riscatto, ma ci invita a riflettere su come viviamo oggi e come affrontiamo i nostri conflitti interiori in un’epoca che ci spinge spesso a essere perfetti o, al contrario, a nasconderci dietro maschere.

Stefany Carella crea personaggi complessi, sfaccettati, ognuno con la propria evoluzione e un vissuto che li rende incredibilmente realistici. Cinnamon e Guy sono al centro della storia, ma il loro percorso di crescita non sarebbe lo stesso senza l’interazione con gli altri personaggi, che contribuiscono ad arricchire e a dare spessore alla trama. Cinnamon, con la sua dualità tra la figura di Cenerentola e la realtà di una giovane donna del nostro tempo, è una protagonista che fa sentire la sua voce con forza, ma anche con fragilità. È una ragazza che, nonostante la sua forza interiore, si trova a fare i conti con le proprie insicurezze e a cercare il coraggio di essere se stessa, senza maschere. Guy, il Principe del Pop, è l’antieroe perfetto: una stella della musica che si nasconde dietro la sua immagine, ma che, come molti di noi, porta con sé un passato che lo segna e una ricerca di sé che non è mai facile. La loro relazione è un continuo gioco di specchi, dove entrambi si riflettono nelle debolezze dell’altro, e dove l’amore non è solo un lieto fine, ma una scoperta reciproca di vulnerabilità e accettazione. Anche i personaggi secondari, seppur meno centrali, hanno un impatto fondamentale nella crescita dei protagonisti. Ogni figura che incrocia il cammino di Cinnamon e Guy offre una prospettiva unica, contribuendo a far emergere le loro sfumature più intime. Dalle amicizie che danno supporto e quelle che, al contrario, ostacolano, la famiglia e fino ai personaggi che rappresentano il giudizio e le aspettative sociali, ognuno di loro ha un ruolo cruciale nell’evoluzione dei protagonisti. Questi personaggi sono tanto veri quanto imperfetti, e proprio per questo rendono la storia ancora più emozionante e coinvolgente.

In conclusione, Polvere di Cannella è un romanzo che mescola la magia delle fiabe con la realtà di tutti i giorni. In questo retelling di Cenerentola, Stefany Carella ci mostra come la bellezza delle storie classiche possa incontrare le sfide e le emozioni che viviamo nella nostra vita quotidiana. La storia di Cinnamon e Guy non è solo un viaggio da sogno, ma una riflessione su chi siamo davvero, sulle nostre insicurezze e sul coraggio di affrontare le proprie paure. Stefany ci ricorda che il vero lieto fine non è mai un destino già scritto, ma il risultato della nostra crescita, delle scelte che facciamo e della capacità di essere autentici. La vita, proprio come una fiaba, è fatta di alti e bassi, di momenti di luce e di buio, ma è nel coraggio di essere noi stessi e nell’amore che possiamo trovare la nostra magia.

VOTO: ⭐⭐⭐⭐⭐

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