
Trama:
Priya è una giovane astrofisica il cui più grande sogno è quello, un giorno, di essere la prima donna a mettere piede su Marte. Si è appena candidata per una missione sperimentale della NASA ed essere accettata significherebbe rimanere per mesi in un habitat simulato di Marte, senza alcun contatto con il mondo esterno. Ma lei è pronta a lasciare la Terra e tutto ciò che ama. L’unica variabile che non aveva previsto è Dan. Dan è un giornalista con una vita a pezzi, intrappolato in un passato oscuro che non ha mai trovato il coraggio di affrontare. Ha sempre cercato rifugio nel suo lavoro, nelle sue parole e nelle storie che racconta, fino a quando Priya non fa riemergere le ombre che lo tormentano, costringendolo a scegliere tra la sofferenza e la guarigione. Per Priya, Dan è l’incognita che rischia di mandare a monte i suoi piani. Per Dan, Priya è l’ultima occasione di redenzione.
Riusciranno ad accettare i demoni che li separano, prima che sia troppo tardi? O si perderanno per sempre?
Una storia intensa e struggente di due anime spezzate, la cui unica speranza risiede in un amore di cui sono convinti di poter fare a meno.
Ciò che rende Eclipse of the Heart così intenso e coinvolgente è la capacità di Elisa Maiorano di raccontare temi profondi e attuali con una leggerezza autentica, mai superficiale. Come già accaduto con Influencer per amore, anche questa storia riesce a parlare al cuore e alla mente, toccando corde delicate con un equilibrio raro. L’ironia, che torna anche in questo romanzo, non è solo uno strumento narrativo, ma un invito: a non prenderci troppo sul serio, a guardare alle nostre fragilità con tenerezza e a imparare a conoscerci, ad accettarci e, soprattutto, ad amarci. Elisa affronta temi importanti come il trauma, la salute mentale e l’importanza delle relazioni autentiche. In un’epoca in cui il benessere emotivo è finalmente al centro del dibattito, Eclipse of the Heart ci ricorda quanto sia fondamentale riconoscere le ferite invisibili che molti portano dentro di sé, spesso nascoste dietro sorrisi e apparenti normalità. Ci invita a vedere la vulnerabilità non come un limite, ma come uno spazio intimo e importante in cui può nascere la guarigione, un luogo sacro dove il coraggio di chiedere aiuto e la forza della terapia possono trasformare il dolore in crescita. Accanto a questi temi, emerge anche il valore della determinazione personale e del coraggio nel perseguire i propri sogni, anche a costo di rinunce difficili…Lo sa bene Priya, protagonista di questo nuovo viaggio; un personaggio che lascia il segno. Mi è piaciuta tanto e tanto di me ho rivisto in lei, esattamente com’era successo con Tessa: nella sua determinazione, nel suo desiderio di fuga, nella difficoltà di aprirsi davvero agli altri. La storia con Dan mi ha particolarmente colpita: due anime sospese in un delicato equilibrio tra attrazione e timore. La loro non è la classica storia d’amore da favola, ma una relazione che cresce tra dubbi, incertezze e la speranza di trovare nell’altro la forza per guarire e andare avanti. Eclipse of the Heart è una storia che aspettavo da tempo, e posso dire di averla amata in ogni sua sfumatura, sia nei momenti più intimi e delicati, sia in quelli più leggeri e brillanti, che Elisa bilancia sempre con grande maestria.
Elisa conferma, anche in questo romanzo, la sua capacità di usare un linguaggio chiaro, diretto e profondamente empatico. Lo stile è fluido, scorrevole, arricchito da momenti di sottile ironia che alleggeriscono la narrazione senza mai sminuire la forza delle emozioni. I dialoghi sono autentici, ben costruiti, e le descrizioni mai eccessive. La parte che mi è rimasta nel cuore più di qualsiasi altra è sicuramente quella dell’articolo scritto da Dan.
Priya e Dan sono due anime che si conoscono da sempre, legate da un’amicizia profonda che fa da sfondo alle loro vite complicate. Entrambi portano dentro ferite invisibili e paure che li trattengono dal lasciarsi andare. Priya, con il suo sogno di conquistare Marte, è convinta che l’amore sia un lusso che non può permettersi: per lei, aprirsi significherebbe distrarsi dal suo obiettivo, mettere a rischio tutto ciò per cui ha lottato. Dan, invece, si è rifugiato nel lavoro, spaventato dall’idea di affrontare il dolore che custodisce dentro di sé. Come coppia, sono sospesi in un delicato equilibrio tra attrazione e timore. Hanno paura di innamorarsi perché ammettere quell’amore significherebbe mettere a nudo le loro fragilità più nascoste. È un amore che non vogliono, ma di cui non possono fare a meno; un sentimento che li sfida a uscire dalle loro zone di comfort e a rischiare. Elisa racconta questo loro tormento con una sensibilità che tocca il cuore: il loro cammino insieme è fatto di momenti di dolcezza e tensione, di silenzi carichi di significato e sguardi che parlano più di mille parole. Questa paura di lasciarsi andare rende la loro storia ancora più autentica e reale, quasi come se fossimo noi in prima persona a viverla. Non è il classico amore da favola, ma una relazione che cresce tra dubbi, incertezze e la speranza di trovare nell’altro la forza per guarire e andare avanti. Priya e Dan ci mostrano che amare non è sempre facile, ma è proprio nella sfida di superare le proprie paure che può nascere la vera intimità. Molto ben costruiti e sviluppati anche i personaggi secondari, in particolare Aidan. Un grande personaggio e soprattutto grande amico.
Il romanzo affronta tematiche delicate che parlano al cuore e alla mente, esplorando la complessità delle ferite invisibili che molti portano dentro di sé. In un’epoca in cui la salute mentale sta finalmente guadagnando spazio nel dibattito pubblico, il romanzo mette in luce con delicatezza quanto sia fondamentale superare tabù e stigmi legati al trauma e alla sofferenza interiore. Dan rappresenta tante persone che ancora faticano a far emergere le proprie ferite invisibili, spesso sommerse sotto la superficie di vite apparentemente “normali”. Attraverso la sua storia, Elisa invita il lettore a riflettere sull’importanza della terapia non solo come strumento di guarigione ma soprattutto di crescita personale. Messaggi importantissimi, soprattutto in una fase storica in cui il riconoscimento del benessere emotivo e psicologico sta diventando una priorità, ma non senza difficoltà. Allo stesso tempo, il percorso di Priya riflette una realtà molto sentita soprattutto tra i giovani adulti: il desiderio di realizzarsi professionalmente in un mondo che esige dedizione totale, a volte a scapito della vita affettiva. La difficoltà di bilanciare ambizione e bisogno di amore e connessione è un tema che parla a molti, in un’epoca in cui le aspettative sociali e personali possono generare ansia e conflitti interiori. Priya incarna questa lotta moderna, mostrando come la forza di volontà e la determinazione non escludano la necessità di cura e di attenzione verso sé stessi e gli altri. Non mancano, ovviamente, tematiche come l’amicizia, l’amore per sé e verso gli altri…tutte tematiche fondamentali e legate alla perfezione tra di loro.
Con Eclipse of the Heart, Elisa ci ricorda che dietro ogni silenzio può nascondersi una battaglia, e che proprio nella fragilità si cela la nostra forza più autentica. In un mondo che spesso ci impone di essere invincibili, questo romanzo ci insegna a restare umani, a permetterci di cadere, di sentirci persi, ma anche di rialzarci e continuare a credere. Perché la verità è che tutti meritiamo un amore che non ci salvi, ma che ci guardi davvero, anche nei giorni più bui.
VOTO: ⭐⭐⭐⭐½


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