Recensione romanzo: Unconventional Love di Clary Blossom

Trama:

Inghilterra, maggio 1938

In un villaggio sulle coste del Dorset, Isabel, un’irruente ragazza di origine francese, ha ambizioni differenti a qualsiasi altra giovane donna della sua età.

Spaventata dal matrimonio e dalle convenzioni sociali, la ragazza brama segretamente di partire per Parigi e di ritrovare suo padre, ma un dì la sua modesta vita cambierà all’arrivo di un solito invito di alto lignaggio da parte degli aristocratici e industriali di armamenti del Regno: i Lloyd.

La stagione mondana dei balli è pronta per iniziare, le migliori famiglie dell’alta società di Londra si sono trasferite nelle residenze estive a sud dell’Inghilterra, e l’evento di apertura servirà a un unico scopo: convincere il nipote del patriarca Lloyd, Daniel, a convolare a nozze in un matrimonio combinato.

Il ragazzo, però, ha altre ambizioni nella vita e nella ricerca dell’agognata libertà lo porterà a incontrare Isabel ea innamorarsi di lei perdutamente.

Desiderio, romanticismo, passione e seduzione travolgeranno Isabel e Daniel in questo scandaloso sentimento proibito e l’amore si divertirà a giocare, ancora una volta, con le leggi umane.

Unconventional Love sembrava il libro perfetto per me, sotto ogni punto di vista: social gap, slow burn, amori proibiti e quella tensione emotiva fatta di sguardi trattenuti e scelte impossibili. Ingredienti che, se funzionano, mi conquistano sempre. Stavolta però qualcosa non ha fatto completamente clic: la fiamma si è accesa, ma solo a metà, e vi spiego subito perché. Clary Blossom ha costruito una trama ricca, con un’idea narrativa appassionata e piena di potenziale. In parte riesce davvero a trasmettere emozioni forti: la struttura a doppio POV arricchisce il racconto, permettendoci di entrare nella mente dei protagonisti, nelle loro esitazioni, nel peso delle loro scelte; molti dei colpi di scena sono ben strutturati e fanno emergere nodi emotivi profondi, come il desiderio di autodeterminarsi, la vergogna di appartenere a un mondo giudicato inferiore, la paura di mostrarsi per ciò che si è davvero. E soprattutto, ha scritto questo romanzo con il cuore. Si sente nella volontà di dare profondità ai protagonisti, nella cura con cui viene raccontata la lotta tra desiderio e dovere. Questo è, per me, il valore più autentico della sua penna. Eppure, nonostante queste premesse, la scrittura non sempre regge il passo con la forza della storia. Dialoghi che si ripetono, scene che si rincorrono senza aggiungere nulla di nuovo: frasi ridondanti, piccoli refusi, attimi ripetuti più volte che appesantiscono invece di arricchire una storia bellissima. Il risultato è una narrazione che alterna momenti di vero coinvolgimento ad altri in cui sono uscita dalla storia, faticando a rientrarci nonostante il forte interesse. La parte finale decisamente migliore, molto coinvolgente! Quello che ho apprezzato, però, è la scelta di mettere al centro della narrazione il conflitto tra ciò che desideriamo e ciò che ci è concesso, un tema non affatto “all’antica”, ma profondamente attuale. I personaggi sono stata una delle sorprese migliori. Mi sono piaciuti molto, spesso con quella voglia irresistibile di scuoterli un po’, di farli ragionare, proprio come capita con persone vere, imperfette, che si fanno odiare e amare allo stesso modo. Questa umanità è la loro forza: li senti vivi, con pregi, difetti, dubbi e contraddizioni che li rendono autentici. Isabel, la protagonista, incarna perfettamente questo contrasto tra modernità e passato. È come un’eroina dei nostri giorni, con il desiderio di libertà, indipendenza e autenticità, ma costretta a muoversi in un mondo di regole rigide e aspettative sociali opprimenti. Unconventional Love racconta la libertà come una conquista fragile e personale, da difendere anche quando tutto sembra remare contro. Un primo volume interessante, nonostante qualche mancanza (mio gusto personale).

Andando più nel dettaglio…

Lo stile di Clary Blossom è carico di sentimento: si percepisce quanto tenga alla sua storia, quanto ci abbia messo del suo. La scrittura ha cuore, e si vede nella scelta di scene emotivamente dense, nei dialoghi che cercano di scavare, nella volontà di raccontare più di una semplice storia d’amore. Ci sono però dei momenti in cui la narrazione perde ritmo: alcune ripetizioni nei dialoghi e passaggi un po’ ridondanti appesantiscono la lettura. Le emozioni ci sono, ma non sempre emergono con la forza che meriterebbero. Ottima invece la scelta del doppio POV: un elemento che arricchisce la storia e permette al lettore di entrare davvero nella testa dei personaggi. Clary Blossom ha gettato basi solide. Il suo stile ha margini di crescita, ma anche una direzione chiara. E questo è ciò che più conta: scrivere con sincerità, con intenzione, sapendo dove si vuole arrivare.

Uno degli aspetti che ho amato di più in Unconventional Love è proprio la costruzione dei personaggi. Clary Blossom ha fatto un lavoro davvero curato nel delineare non solo i due protagonisti, ma anche il contesto umano che li circonda. Ognuno ha una voce precisa, riconoscibile, e soprattutto una funzione ben chiara nella dinamica delle relazioni e delle tensioni sociali che muovono la trama. Isabel è un personaggio che ti entra sotto pelle. È una donna che lotta con tutte le sue forze per non lasciarsi ingabbiare da ciò che gli altri decidono per lei. In un’epoca in cui la sua voce dovrebbe restare in silenzio, lei trova comunque il modo di farsi sentire. Lo fa con i gesti, con i pensieri, con lo sguardo fiero e la schiena dritta anche quando tutto le crolla addosso. Daniel Lloyd è l’altro volto di questa storia. L’erede di una famiglia potente, con un destino già scritto e nessuna possibilità di scegliere. Almeno all’apparenza. Il suo sogno, diventare medico, cozza contro le aspettative sociali e familiari che lo spingono verso un mondo fatto di guerre, affari e ruoli rigidi. Eppure, dentro di lui, vive un’altra tensione: quella verso Isabel, verso un amore che lo mette in crisi ma lo rende anche più vero, più umano, più vivo. Insieme, Isabel e Daniel non funzionano solo come coppia romantica, ma come simbolo di due mondi che si scontrano e si attraggono, cercando un punto di contatto. Le loro differenze non sono solo ostacoli, ma il cuore stesso della storia: parlano di privilegio e ribellione, di silenzi imposti e parole taciute, di libertà da guadagnarsi giorno per giorno. Sono molto curiosa di scoprire come si evolverà la loro appassionante storia!

Molto interessanti e importanti le tematiche trattate nel romanzo e soprattutto è ciò che lo rende sorprendentemente attuale: un’ambientazione storica che diventa uno specchio dei nostri giorni. Le differenze sociali, il peso delle convenzioni, le etichette imposte… tutto ciò che divide Isabel e Daniel nel loro mondo “antico ” esiste ancora oggi: gli stessi meccanismi di giudizio, i pregiudizi, le aspettative familiari che si insinuano nella libertà di scelta, nelle relazioni, perfino nei sogni professionali. Clary Blossom porta in scena il conflitto tra ciò che si è e ciò che si dovrebbe essere, tra la voce interiore e la pressione esterna. Ed è un tema più che mai attuale. Quante volte ci sentiamo costretti a vestire un ruolo che non abbiamo scelto? A restare in silenzio per non deludere? A nascondere un amore, un’ambizione, un’idea perché non è “conveniente”? Isabel e Daniel vivono tutto questo, e lo vivono per noi. In particolare, il romanzo esplora con grande sensibilità il concetto di libertà personale come conquista, non come privilegio garantito. Il tema dell’amore proibito diventa quindi un pretesto narrativo per interrogarsi su cosa siamo disposti a sacrificare per vivere una vita autentica. Ecco perché, pur ambientato nel passato, questo romanzo sa toccare le corde giuste del nostro presente. Perché il desiderio di libertà, di amore, di dignità è senza tempo. E ogni storia che lo racconta con onestà, anche se romanzata, ci lascia un qualcosa di importante dentro.

Unconventional Love è una storia imperfetta, ma sincera. Una di quelle che senti partire dal cuore e che, anche quando inciampa, arriva nel profondo. La libertà personale, l’autodeterminazione, la paura di mostrarsi per ciò che si è davvero, l’amore pronto a superare ogni pregiudizio: sono temi che parlano a chiunque si sia mai sentito fuori posto o giudicato per ciò che prova. Ed è proprio questo che, nonostante qualche incertezza nella narrazione, rende la storia capace di lasciare un segno. Non si limita a raccontare un amore romantico, ma accende una riflessione profonda su cosa significa essere liberi e su quanto coraggio serva, a volte, essere semplicemente sé stessi.

VOTO:⭐⭐⭐, 75

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