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Trama:

“Il karma disse: ti innamorerai di qualcuno che non ti amerà, per non aver amato qualcuno che ti amava.”

Direttamente dalle foreste di pini in Svizzera, arriva la storia (spin off) derivata dal Best seller Amazon ‘’La Ragazza nel Bosco’’…

Vi conoscete fin da piccole, siete cresciute insieme, diventando inseparabili.

Hai donato a lei un pezzetto del tuo cuore, pensavi di conoscerla, di conoscere tutto su di lei, come lei sicuramente conosceva tutto di te.

La tua migliore amica…

Quanto potresti esserti sbagliata?

Quando tutti i segreti verranno a galla, mostrando di chi ti sei fidata, ti accorgerai di quanto le hai creduto rendendoti completamente indifesa.

Come in un caleidoscopio di vita, Carmen Weiz ci racconta una storia sul potere dell’amicizia, del primo amore e su coloro che il destino ha scelto per essere i custodi dei nostri primi segreti.
Racconta di come il nostro cuore possa vagare per strade misteriose e che a volte, le cose migliori accadono proprio quando pensiamo che tutto sia stato perduto…
E sulle conseguenze che dobbiamo affrontare da adulti quando scopriamo di esserci fidati della persona sbagliata.

Questo libro può essere letto separatamente dal restante della serie Swiss Stories.

Il primo spin-off della serie Swiss Stories di Carmen Weiz, legato al primo libro La ragazza del bosco, racconta la storia di Mia, figlia di Thomas; insieme a lei: Ethan, Jodi e Sheila. La trama coinvolgente di questo nuovo capitolo ha catturato la mia attenzione, in particolare grazie allo sviluppo accurato della relazione tra Mia e Sheila attraverso flashback ben sviluppati che coinvolgono tutti e quattro i nostri personaggi; mi ha colpita molto la scelta interessante di Carmen nel presentare Jodi in modo un apparentemente un po’ superficiale, soprattutto all’inizio della storia; un personaggio che c’è ma sembra non essere rilevante. La sua personalità diventa chiara nel corso della storia, specialmente alla fine, ma nonostante questo Carmen rimane sul vago; c’è un’atmosfera piena di mistero che è stata studiata, secondo me, alla perfezione da Carmen per farci incuriosire su questo personaggio, preparandoci e spronandoci a leggere il prossimo libro della serie basato su di lui. La scrittura scorrevole di Carmen è ancora una volta evidente, con una precisione impeccabile in ogni dettaglio. Nonostante i numerosi meriti de Il confine dell’amore, ho riscontrato una piccola difficoltà nel connettermi completamente con la storia d’amore di Mia ed Ethan. Questo distacco potrebbe derivare dalla differenza di genere tra La ragazza nel bosco, Mistificami e Audace, tutti e tre Romantic Suspense con degli elementi thriller ben inseriti nel corso della storia, e Il confine dell’amore, un New Adult a tutti gli effetti. E dopo aver conosciuto Carmen in entrambi gli aspetti, posso affermare di preferire la sua penna nei Romantic Suspense piuttosto che nei New Adult. La trovo più incisiva, toccante e coinvolgente in quel genere, nulla togliere al libro appena letto e alla storia raccontata.

Il confine dell’amore è un romanzo leggero, scritto in maniera semplice e coinvolgente. La struttura del libro è intrigante, arricchita da numerosi flashback che aggiungono profondità alla storia, permettendo al lettore di costruire gradualmente l’intero puzzle narrativo; i capitoli sono lunghi ma ben divisi tra presente e passato; presente, anche qui come in tutti i libri di Carmen letti fino ad oggi, il POV alternato anche se prevale quello femminile.

Carmen ha delineato con maestria sia i protagonisti che i personaggi secondari in Il confine dell’amore. La parte che ha catturato di più la mia attenzione è stata quella del complicato rapporto tra Mia e Sheila, dove Carmen riesce a esplorare ogni sfumatura dei due personaggi e del loro rapporto. Questa approfondita caratterizzazione permette al lettore di esprimere liberamente le proprie emozioni, positive o negative, a seconda di chi si trova al centro della situazione narrativa. L’inaspettata evoluzione dell’amicizia tra Mia e Sheila ha generato in me emozioni contrastanti e suscitato riflessioni sulla natura complessa delle amicizie; ho sentito una forte connessione con Mia durante quella circostanza, anche se, durante un ulteriore incontro nel corso del libro, ammetto di non essere sicura di come avrei reagito al suo posto. La sua reazione è stata sorprendente…troppa bontà? Sì. Il personaggio di Jodi, invece, ha suscitato la mia curiosità e sono impaziente di approfondirne ogni aspetto nelle prossima lettura. Per quanto riguarda Ethan, pur piacendomi e apprezzando molto i capitoli riguardanti la sua ripresa fisica e soprattutto psicologica, non è riuscito a suscitare in me una passione particolare. Mi aspettavo qualcosa di più da lui; sicuramente avrei preferito leggere più capitoli narrati da lui, soprattutto durante la sua ripresa, qualcosa di più crudo, per intenderci.

Mi collego ai personaggi per raccontarvi quali sono le tematiche predominanti nel romanzo che, secondo me, sono state messe in luce molto bene da Carmen: si va dall’importanza dei rapporti e alla valorizzazione dell’amore e del rispetto verso se stessi, alle relazioni che ci rendono felici e liberi. Una storia che tocca corde profonde e invita a riflettere sulla complessità delle relazioni umane.

In attesa di esplorare ulteriormente le sfumature del personaggio di Jodi e di approfondire le dinamiche del prossimo spin-off, consiglio Il confine dell’amore, un’opera intrigante, capace di suscitare intense emozioni e stimolare la riflessione sulla complessità delle relazioni umane. Una lettura che cattura e coinvolge, lasciando un’impronta indelebile nel cuore del lettore che ama i New Adult e per chi cerca storie che vanno oltre la superficie, immergendosi nelle intricanti sfide dell’amore e dell’amicizia; una storia per chi desidera riscoprire se stesso prima di immergersi nell’abbraccio del vero amore.

VOTO: ⭐ ⭐ ⭐½